L'Olanda dopo il no alla costituzione chiede di riavvicinare i cittadini all'Europa.
(03 giugno 2005 - RV) ''Gli elettori non hanno respinto soltanto la Costituzione europea
ma anche il modo con cui le cose avvengono a Bruxelles'', quartier generale dell’Unione.
Sono parole del premier olandese Balkenende, dopo il secco no del 1° giugno decretato
dai Paesi Bassi al testo fondamentale europeo. Il primo ministro, parlando al Parlamento
dell’Aja, ha così rivolto un appello ai leader dei 25 per riavvicinare i cittadini
all’Europa. A Marc Leijendekker, del quotidiano NRC Handelblad, abbiamo chiesto se
il no dell’Olanda alla Costituzione europea possa avere ripercussioni politiche interne
proprio sul governo Balkenende: Rimane dunque
il terremoto politico in tutta l’Unione europea, nonostante la ratifica, ieri, della
Lettonia alla Carta fondamentale. Ma dopo i referendum olandese e francese, anche
in Danimarca - dove i cittadini sono chiamati ad esprimersi il prossimo 27 settembre
- cresce il fronte del ‘no’. Secondo un sondaggio il 39,5% della popolazione sarebbe
contraria. Ma qual'è il futuro dell'Europa dopo il no francese e olandese? Giancarlo
La Vella lo ha chiesto ad Adriana Cerretelli, corrispondete a Bruxelles del Sole 24
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