Pubblicato l'editto che dà il via al processo di beatificazione di Giovanni Paolo
II
(31 maggio 2005 - RV) La Diocesi di Roma ha pubblicato sull’Osservatore Romano l’editto
con cui si dà l’avvio al processo di beatificazione di Giovanni Paolo II, solennemente
annunciato da Benedetto XVI il 13 maggio scorso. Il documento - che resterà affisso
per due mesi al vicariato di Roma ed alla curia di Cracovia - annuncia l’avvio della
causa e chiede la collaborazione di tutti per la raccolta di testimonianze e documenti
sulla vita del defunto Pontefice. Qui sotto, il testo integrale:
Causa di
Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio GIOVANNI PAOLO II (al secolo Karol
Wojtyla) Sommo Pontefice E D I T T O La sera del sabato 2 Aprile 2005, mentre
si era già entrati nel giorno del Signore, ottava di Pasqua e Domenica della Divina
Misericordia, il Signore ha chiamato a Sé dal Palazzo Apostolico Vaticano il Santo
Padre Giovanni Paolo II. Il Servo di Dio, Uomo di intensa vita di preghiera, Pastore
instancabile della Chiesa universale e Testimone coraggioso del Vangelo di Cristo,
affidandosi totalmente alla volontà di Dio e alla Vergine Maria, ha ribadito nel suo
vasto e ricco Magistero la centralità del Mistero Eucaristico nella vita della Chiesa,
additando ad ogni battezzato come primario l’impegno per la santità, definita “misura
alta della vita cristiana”. Essendo esplosa in modo eclatante al momento della morte
la sua fama di santità, che già godeva in vita, ed essendo stato formalmente richiesto
di dare inizio alla Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio, nel
portarne a conoscenza la Comunità ecclesiale, invitiamo tutti e singoli i fedeli a
comunicarci direttamente o a far pervenire al Tribunale Diocesano del Vicariato di
Roma (Piazza S. Giovanni in Laterano, 6 - 00184 ROMA) tutte quelle notizie, dalle
quali si possano in qualche modo arguire elementi favorevoli o contrari alla fama
di santità del detto Servo di Dio. Dovendosi, inoltre, raccogliere, a norma delle
disposizioni legali, tutti gli scritti a lui attribuiti, ordiniamo, col presente EDITTO,
a quanti ne fossero in possesso, di rimettere con debita sollecitudine al medesimo
Tribunale qualsiasi scritto, che abbia come autore il Servo di Dio, qualora non sia
già stato consegnato alla Postulazione della Causa. Ricordiamo che col nome di
scritti non s'intendono soltanto le opere stampate, che peraltro sono già state raccolte,
ma anche i manoscritti, i diari, le lettere ed ogni altra scrittura privata del Servo
di Dio. Coloro, che gradissero conservarne gli originali, potranno presentarne copia
debitamente autenticata. Stabiliamo, infine, che il presente EDITTO rimanga affisso
per la durata di due mesi alle porte del Vicariato di Roma, nonché della Curia di
Cracovia, e che venga pubblicato sulla "Rivista Diocesana" di Roma, e sui quotidiani
“L’Osservatore Romano” e "Avvenire". Dato in Roma, dalla Sede del Vicariato, il
18 Maggio 2005. CAMILLO Card. RUINI Vicario Generale Giuseppe Gobbi Notaro