(31 maggio 2005 - RV) Il Libano è pronto alla seconda tornata elettorale legislativa,
che si terrà domenica nel sud del Paese, roccaforte del movimento sciita Hezbollah.
Intanto a Beirut è stata ufficializzata la vittoria, al primo turno di due giorni
fa, delle tre liste elettorali di Saad Hariri, figlio dell’ex premier assassinato
a febbraio, aggiudicatesi i 19 seggi della capitale, 10 cristiani e 9 musulmani. Ma
a votare è andato meno del 30 per cento degli aventi diritto. Per un'analisi del voto,
Giada Aquilino ha intervistato il collega libanese Camille Eid, esperto di questioni
mediorientali per il quotidiano ‘Avvenire’: