RD Congo: dai vescovi un appello a cessare le violenze
(29 maggio 2005 - RV) “Chiediamo a tutti di astenersi da qualsiasi atto di violenza”.
Così mons. Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kisangani e presidente della
Conferenza Episcopale della Repubblica Democratica del Congo (CENCO) invita i congolesi
alla calma dopo gli ultimi atti di violenza verificatisi nel Paese a causa del probabile
slittamento delle elezioni politiche che dovrebbero tenersi il prossimo 30 giugno.
La nuova Costituzione approvata dal Parlamento, infatti, introduce la possibilità
di rinviare le elezioni di 12 mesi. “Le violente reazioni popolari avvenute in diverse
parti del Congo – ha sottolineato mons. Monsengwo Pasinya - vanno esaminate e valutate
seriamente e in profondità, perché sono frutto di frustrazioni, d’esasperazione a
causa delle condizioni generali di vita sociale, e d’impazienza davanti alle promessa
di un avvenire migliore che tarda però a concretizzarsi”. Per migliorare il clima
sociale e politico della nazione, i vescovi congolesi suggeriscono di prevedere almeno
due mesi per spiegare alla nazione i punti essenziali e più importanti del testo costituzionale,
in vista del referendum di approvazione della nuova Costituzione. In questo modo si
rende tutta la popolazione consapevole del proprio impegno alla pace. Come ha ribadito
mons. Monsengwo Pasinya, “il popolo congolese deve sentirsi partecipe nel processo
di riconciliazione nazionale che ogni cittadino deve promuovere”.