MOSUL. - Tra la festa del Corpus Domini (25 maggio) e quella del Sacro Cuore (3 giugno)
la diocesi caldea di Mosul, nell'Iraq del nord, sta vivendo una settimana di celebrazioni
per l’Anno dell’eucarestia. Il tema scelto dal vescovo mons. Paulos Faraj Rahho è
“Eucarestia, incontro con Gesù risorto”. Ogni giorno a turno in diversi edifici
religiosi e parrocchie della diocesi si tengono momenti di riflessione sul valore
dell’eucarestia seguiti dall’esposizione del Santissimo sacramento e da una processione.
“Scopo dell’iniziativa - spiega il vescovo - non è dare insegnamenti teologici”. Secondo
mons. Rahho, l’esigenza più forte tra la gente è “riuscire a trovare i segni della
presenza viva di Gesù nella loro vita quotidiana, a vedere – come ha detto il papa
a Bari – che Egli desidera condividere la nostra sorte fino ad immedesimarsi con
noi”. Sulla ricerca dei segni di un “Dio vicino”, si basano gli incontri di questa
settimana tutti tenuti da sacerdoti, monaci e suore. L’appuntamento odierno al santuario
dell’Immacolata è stato tenuto dal vescovo stesso. Mons. Rahho ha ribadito la “centralità”
della celebrazione domenicale" e la “necessità della presenza cristiana”. “La domenica
è fonte di forza per i cristiani – ha aggiunto – ma è necessario che usciti dalla
messa ci impegniamo a restituire questa forza al nostro prossimo nel mondo”. Finora
tutti gli incontri hanno visto una grande affluenza di fedeli. Per questo l’ultimo
appuntamento si riterrà nel monastero di San Giorgio, “più ampio e sicuro”. La
diocesi caldea di Mosul conta 35 mila fedeli e 12 parrocchie. I preti diocesani sono
22, 8 i religiosi e 20 le religiose. Nella diocesi rientrano anche le cittadine di
Talkef e diKaramles. (Asianews - MANCINI)