18 confessioni religiose a Trieste ricordano Giovanni Paolo II
(29 maggio 2005 - RV) Trieste, città multietnica e plurireligiosa, ha ricordato Papa
Giovanni Paolo II con un incontro svoltosi nella sala del Consiglio comunale, al quale
hanno partecipato per la prima volta i rappresentanti di quasi tutte le 18 confessioni
religiose presenti sul territorio, ivi compresa l’ultima nata, la comunità cristiana
ortodossa romena. All’intervento del vescovo di Trieste, mons. Eugenio Ravignani,
che ha ricordato “la costante tensione di Giovanni Paolo II per il dialogo ecumenico”,
hanno fatto seguito le parole dei leader spirituali delle due più antiche chiese ortodosse
della città, padre Rasko Radovic per i serbi e l’archimandrita greco Georgios Ntagkas,
e quelle del rabbino Umberto Piperno. Affettuosa la considerazione della presidente
del Centro culturale islamico e della monaca del Centro buddhista tibetano Sakya,
che ha dato lettura di un messaggio del Dalai Lama. Infine, ha parlato padre Eugenio
Costantin della neonata Chiesa ortodossa romena di Trieste e Gorizia, secondo il quale
Papa Wojtyla “oggi, dalla casa di Dio, con amore pensa a noi tutti e desidera questa
nostra, necessaria unità. Che noi possiamo ottenere, con la collaborazione fra tutti
noi”.