2005-05-26 19:56:42

AUSTRIA/BOSNIA ERZEGOVINA: CONVIVENZA INTERRELIGIOSA


GRAZ. - Il nuovo Papa, la convivenza interreligiosa, la giornata dei cattolici mitteleuropei (Mekt) e la situazione dei cattolici croati. Questi gli argomenti fondamentali trattati a Sarajevo durante la recente visita del vescovo austriaco di Graz, Egon Kapellari. Mons. Kapellari ha preso parte ad una conferenza presieduta dal cardinale bosniaco Vinko Puljic sulle questioni della convivenza interreligiosa. Durante l'incontro è stato sottolineato l'atteggiamento aperto al futuro di Benedetto XVI nei confronti della libertà di religione e della convivenza interreligiosa. Il Papa, ha affermato il card. Puljic, "ci considera costruttori di ponti. Per il Papa è importante che l'Europa rimanga fedele all'idea della parità di diritti dei gruppi etnici e delle comunità religiose dei singoli Stati. Ma anche che l'Europa pretenda lo stesso agli Stati di orientamento islamico", ha puntualizzato. "In Europa dobbiamo trattare gli islamici nel miglior modo possibile e rispettare la loro libertà affinché essi apprendano a rispettare la società occidentale", ha osservato mons. Kapellari. Nella stessa giornata, si è svolto anche un incontro tra i giornalisti e rappresentanti delle comunità religiose in Bosnia, cui hanno partecipato, oltre al card. Puljic, il teologo islamico Nedzad Grabusa, il teologo ortodosso Jerej Jovanovic e il vicepresidente della comunità culturale ebraica, Boris Kozemjakin. In questa sede sono stati presentati obiettivi concreti per attuare l'idea della riconciliazione, tenendo conto dell'esigenza di superare l'ignoranza religiosa dovuta all'ex regime comunista. A tal fine è stato illustrato il progetto di realizzare un volume contenente gli elementi fondamentali, i riti, le feste e le usanze delle diverse comunità religiose esistenti in Bosnia. Sulla "tragica situazione" dei cattolici croati nella Bosnia settentrionale si è espresso, infine, il vescovo diocesano di Banja Luka, mons. Franjo Komarika per il quale "per gli aiuti internazionali, i croati della diocesi di Banja Luka sono trattati da figliastri" e deplora l'atteggiamento europeo nei loro confronti.
(Sir - MANCINI)









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