Turchia: il processo Ocalan da rifare secondo la Corte Europea dei diritti umani
(12 maggio 2005 - RV) Non fu equo, perché non imparziale né indipendente, il processo
dei giudici turchi al leader ribelle curdo Abdullah Ocalan, condannato a morte nel
1999 ed attualmente detenuto in un’isola. Lo ha dichiarato stamattina la Corte europea
dei diritti umani, rilevando due irregolarità nel procedimento giuridico: la presenza
di un magistrato militare e la violazione dell’articolo della Convenzione che proibisce
la tortura. Da parte sua, Ankara si è impegnata ad iniziare un nuovo processo, nel
rispetto dei principî dello Stato di diritto. Il commento di Marco Ansaldo, corrispondente
in Turchia del quotidiano “La Repubblica”: