(7 maggio 2005 - RV) Berlusconi continua a credere nel partito unico. A Catania per
la campagna elettorale delle municipali, il premier afferma che la Lega lo sostiene
affinché questo progetto vada avanti. Ma l’opposizione risponde che serve un cambio
radicale alla guida del Paese. Sentiamo Alessandro Guarasci
La Lega afferma
che non entrerà nel partito unico, ma per Berlusconi il partito di Umberto Bossi crede
comunque in questo progetto. IL carroccio si potrebbe alleare con la nuova formazione
politica. IL premier sottolinea che ''il partito unico si fara' con un grande movimento
di base, una discussione di tutti e, spera, con l' aggregazione di tutte le forze
moderate. Per questo non crede che il Nuovo Psi, che ha come segretario Gianni De
Michelis, vada a sinistra. Sull’allarme lanciato da Confindustria sui conti pubblici,
il premier tranquillizza e promette aiuti alle imprese. Sul carovita ribadisce che
il governo non può controllare i prezzi, devono essere i cittadini ad evitare di comprare
un prodotto quando costa troppo. Sul partito unico rimane freddo il leader dell’Udc
Marco Follini, convinto che invece serva rafforzare il profilo moderato del centro
destra. Ma le argomentazioni di Berlusconi non convincono il segretario dei Ds Piero
Fassino. Per lui, il centro destra parla di cambiamenti di leadership e di partito
unico, tutte cose che non interessano al paese'. D’altronde, secondo Fassino, la bocciatura
che è arrivata dagli elettori parla chiaro