2005-05-06 12:23:34

Un piccolo esercito dai grandi ideali: così Benedetto XVI nell'udienza alle Guardie Svizzere nel giorno del Giuramento delle nuove reclute


(06 maggio 2005 - RV) Sempre al fianco del Pontefice per garantirne la sicurezza nell’adempimento del suo ministero petrino. Benedetto XVI ha ringraziato stamani le Guardie Svizzere Pontificie per il loro prezioso servizio. L’udienza ha un significato particolare, giacché avviene nel giorno del giuramento di 30 nuove reclute, che si terrà oggi pomeriggio nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico. Nel suo discorso pronunciato nelle tre lingue della confederazione elvetica, il Santo Padre ha lodato lo slancio giovanile delle Guardie Svizzere, segno che la Chiesa “è giovane”. Il servizio di Alessandro Gisotti: RealAudioMP3

La cerimonia per il tradizionale giuramento delle 30 nuove Guardie Svizzere, si terrà alla presenza dell’arcivescovo Leonardo Sandri, di Cardinali e Vescovi, membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, autorità civili e militari elvetiche. Le celebrazioni sono iniziate stamane alle 7.30 nella Basilica Vaticana con la Santa Messa per le guardie e i loro familiari. Ha avuto quindi luogo l’atto commemorativo, nel Cortile d’Onore del quartiere svizzero, durante il quale il Comandante della Guardia, colonnello Elmar Mäder, ha deposto un corona di alloro davanti al monumento ai caduti, mentre il Sostituto della Segreteria di Stato, arcivescovo Leonardo Sandri, ha conferito le decorazioni militari agli appartenenti al Corpo. Ma sull’importanza di questo giuramento con un rito antico e pregno di significati spirituali sentiamo il commento di mons. Alois Jele, cappellano della Guardia Svizzera, intervistato da Stefano Leszczynski. RealAudioMP3
 







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