Prima visita ad limina per Benedetto XVI che ha ricevuto ieri 7 vescovi dello Sri
Lanka
(3 maggio 2005- RV) Benedetto XVI ha ricevuto ieri mattina in udienza 7 vescovi della
Conferenza episcopale dello Sri Lanka: si tratta della prima visita 'ad Limina Apostolorum'
al nuovo Papa. Il servizio di Fausta Speranza:
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vescovi dello Sri Lanka si sono pronunciati con forza nei giorni scorsi sulla cosiddetta
“legge anticonversioni” che l'Assemblea legislativa del Paese si appresta a esaminare
e votare. I vescovi hanno presentato una lettera indirizzata ai Parlamentari, firmata
dal Presidente della Conferenza Episcopale, mons. Vianney Fernando, e un documento
pubblico rivolto a fedeli e cittadini. Il punto è che il provvedimento rende illegale
la conversione religiosa in circostanze che possono essere considerate ''non etiche''
e illegali. La discrezionalità viene lasciata a un magistrato che deve decidere se
il cambio di religione è operato attraverso l'inganno e il proselitismo. Il concetto
di proselitismo preoccupa molto la Chiesa anche perché nel proselitismo si vuole
far rientrare la pura attività di carità o di solidarietà. I vescovi affermano
di comprendere l’intenzione di proteggere la libertà religiosa nel Paese, ma notano
che ''la nuova legislazione non sembra servire allo scopo per cui è stata elaborata''.
Inoltre, i presuli chiariscono di condannare “con forza ogni tentativo di conversioni
non etiche perchè esse si oppongono all'insegnamento del Cristianesimo, che sostiene
la libertà di coscienza'' ma poi aggiungono che ognuno ha la facoltà di accettare,
nella sua libera volontà, un'altra religione''. Ricordiamo che lo Sri Lanka è
uno dei Paesi colpiti dal devastante tsunami del 26 dicembre scorso. Nella tragedia
hanno perso la vita oltre 38.000 persone e moltissimi dei superstiti sono rimasti
senza niente: senza casa, senza imbarcazioni per il lavoro di pesca. E l’assistenza
alla popolazione gravemente colpita resta una delle prioritàsoprattutto delle diocesi
del sud. Il vescovo Perera, prima responsabile della diocesi di Ratnapura e da marzo
presule in Galle, sottolinea come nella sua missione pastorale sia centrale l’impegno
ad aiutare la popolazione a tornare ad una normalità di vita ancora non riconquistata,
sperando nel supporto del governo e dei leader di altre religioni presenti nell’area.