Intervento di Mons. Sgreccia sul "no" del Consiglio d'Europa sull'eutanasia
(28 aprile 2005 - RV) I parlamentari del Consiglio d'Europa hanno respinto ieri
a Strasburgo, con 138 voti contrari e 26 favorevoli, una risoluzione che invitava
i 46 Stati membri dell'organizzazione a discutere ''dell'accompagnamento dei malati
in fin di vita''. La risoluzione del parlamentare svizzero Dick Marty (liberale),
che era già stata ritirata dall'ordine del giorno dell'Assemblea parlamentare del
Consiglio d’Europa a settembre 2003 e a gennaio 2004, è stata respinta dopo oltre
tre ore di dibattito nel corso del quale sono stati apportati ben 71 emendamenti.
''L'eutanasia attiva o passiva è una realtà quotidiana e va affrontata'', ha detto
Marty, spiegando che non vuole ''la legalizzazione dell'eutanasia, ma semplicemente
attirare l'attenzione dei governi sulla clandestinità”, affinché si avvii un ''dibattito
in ogni Paese''. Ascoltiamo, al microfono di Fausta Speranza, la riflessione di mons.
Elio Sgreccia presidente della Pontificia Accademia per la vita: