(28 aprile 2005 - RV) In Libano si volta pagina dopo l’occupazione siriana. Ieri il
Parlamento di Beirut ha votato la fiducia al nuovo governo di unità nazionale, guidato
dal premier Najib Miqati. L’esecutivo, di cui fanno parte anche gli estremisti sciiti
hezbollah, dovrà ora portare il Paese in tempi brevi alle elezioni generali. Da Beirut,
Gianluca Scagnetti:
E per un giudizio
sul nuovo governo di unità nazionale libanese, sentiamo il commento di Misbah Adbah,
deputato indipendente al Parlamento di Beirut:
In Libano si
volta pagina dopo l’occupazione siriana. Prime ore di vita per il nuovo governo di
unità nazionale, guidato dal premier Najib Miqati, a cui ieri il Parlamento di Beirut
ha accordato la fiducia. L’esecutivo, di cui fanno parte anche gli estremisti sciiti
hezbollah, dovrà ora portare il Paese in tempi brevi alle elezioni generali. In questo
quadro, è chiaro che in Libano si stia assistendo ad una serie di eventi che sta cambiando
la storia del Paese dei Cedri. L’assassinio dell’ex premier Hariri, il 14 febbraio
scorso, ha dato il via alle mobilitazioni di piazza e il 29 maggio si terranno le
elezioni. Sentiamo in proposito il prof. Vittorio Emanuele Parsi, dovente di Relazioni
Internazionali all’Università Cattolica di Milano, intervistato da Benedetta Capelli: