Seconda fumata nera del Conclave, seguita con emozione da migliaia di fedeli raccolti
in piazza San Pietro.
Grande emozione stamani tra i tanti fedeli, che si sono raccolti in piazza San Pietro
per attendere l’elezione del nuovo Pontefice. Alle 11.50 è comparso uno sbuffo di
fumo dal comignolo sul tetto della Cappella Sistina. Ma la fumata, la seconda dall’inizio
del Conclave, è stata nera come quella di ieri sera, pochi minuti dopo le 20.00 Dunque,
i 115 cardinali elettori, al terzo voto, non hanno ancora scelto il 264.mo Successore
di Pietro. Il collegio cardinalizio tornerà a riunirsi nella Sistina intorno alle
16.00, per la terza sessione di voto. Una nuova fumata è attesa per le 19.00, a meno
che i porporati, che in questo momento si trovano nella
Domus Sanctae Marthae
, eleggano il Pontefice alla prima delle due votazioni previste oggi pomeriggio. Ma
torniamo alle emozioni vissute stamani in piazza San Pietro con il servizio di Alessandro
Gisotti:
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E’ il momento dell’attesa. Attesa che in piazza San Pietro viene vissuta in modi diversi.
C’è chi prega, chi intona dei canti. Molti scattano una foto per immortalare un evento,
che ha già il sapore della storia. Tutti rivolgono lo sguardo al comignolo montato
sul tetto della Cappella Sistina, dove fin dal 1492 i padri cardinali eleggono il
Successore di Pietro. Verso le 10.00, la grande piazza comincia a riempirsi. Molti
i religiosi che si raccolgono nell’emiciclo, quasi abbracciati dal colonnato del Bernini.
Qui, ascoltando le lingue dei pellegrini, si coglie bene l’universalità della Chiesa
cattolica. E tante sono anche le bandiere di Paesi vicini e lontani. Dalla Francia
al Messico. Immancabili i vessilli della Polonia, terra patria di Giovanni Paolo II.
Certo, si guarda al comignolo ma anche al terzo piano del Palazzo Apostolico. A quella
finestra, dalla quale lungo i suoi 26 anni di Pontificato Papa Wojtyla si è affacciato
tante volte per benedirci, incoraggiarci, testimoniare il messaggio salvifico del
Vangelo. D’altro canto, mentre cresce la folla di fedeli in attesa della fumata, aumenta
anche la fila di pellegrini che si recano alle Grotte Vaticane, per rendere omaggio
alla tomba di Giovanni Paolo II. Sono le 11.50 quando sui maxischermi ai lati della
Basilica Vaticana, che trasmettono costantemente l’immagine ravvicinata del comignolo,
si nota uno sbuffo di fumo.
Un silenzio irreale accompagna l’evento, poi guardando al tetto della Sistina si comprende
che la fumata non è ancora quella buona. I fedeli cominciano a lasciare la piazza,
quando - colpo di scena - poco dopo mezzogiorno, dal comignolo si leva nuovamente
una colonna di fumo, all’apparenza di colore bianco. Boato dei fedeli, poi uno scrosciante
applauso, molti corrono verso il sagrato. Ma ancora una volta, in questa grigia mattinata
romana, il fumo assume un colore nerastro. Sui volti di qualcuno traspare un po’ di
delusione. Ma ci si prepara già a tornare nel pomeriggio per attendere la nuova fumata
e forse quell’annuncio, quell’
Habemus Papam
, ascoltato l’ultima volta il 16 ottobre di tanti anni fa.
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