Il grazie dei cardinali all'Italia per la perfetta cura delle esequie del Papa. La
beatificazione di Giovanni Paolo II "competenza esclusiva" del suo successore
Una lunga serie di ringraziamenti alle autorità italiane, per la “perfetta ed apprezzata
organizzazione” delle esequie solenni di Giovanni Paolo II, oltre al ringraziamento
alla città di Roma, ai pellegrini e ai membri della Curia e ai vari organismi vaticani,
impegnati nell’evento funebre. E’ iniziata con queste espressioni di gratitudine la
sesta Congregazione generale del Collegio cardinalizio, svoltasi oggi alla presenza
di 130 cardinali, nell’Aula nuova del Sinodo. A riferirlo ai giornalisti è stato,
come di consueto, il direttore della Sala stampa vaticana, Navarro Valls.
Con una tranquillità apparente ma ancora “stordita”, nel profondo, dall’eccezionale
onda emotiva di ieri - che ha unito in tutto il mondo i cuori di milioni di persone
attorno all’ultimo saluto a Giovanni Paolo II - la città di Roma ha cercato di riprendere
questa mattina i suoi ritmi giornalieri, circondata dagli apprezzamenti generali per
la positiva gestione logistica dell’evento. In questo clima, che non ha ancora potuto
decantare la commozione e lo stupore accumulati, i cardinali hanno anche deciso, in
preparazione al Conclave, di entrare in un periodo intenso di silenzio e di preghiera.
Ha spiegato Navarro Valls:
“Essi pertanto - all’unanimità – hanno deciso di evitare in questi giorni interviste
e incontri con i media. I signori giornalisti quindi sono cortesemente pregati di
astenersi dal richiedere ai porporati interviste o qualsiasi altro commento. Questo
invito non va interpretato come un atteggiamento di scortesia o di disinteresse nei
confronti dei media - che anzi i cardinali non mancano di ringraziare per l’enorme
interesse con il quale stanno seguendo questo periodo - ma come un gesto di grande
responsabilità”.
In merito alla richiesta di beatificazione di Giovanni Paolo II, levata a gran voce
più volte durate la Messa funebre di ieri, Navarro Valls ha chiarito che ogni decisione
è “di esclusiva competenza” del nuovo Pontefice. Il portavoce vaticano ha inoltre
fornito alcuni particolari sul luogo della sepoltura del Papa scomparso. La lapide
di Giovanni Paolo II, ha detto, è di marmo bianco e reca il suo nome, il monogramma
di Cristo e la data di nascita e di morte. Com’è noto, le Grotte Vaticane sono attualmente
chiuse al pubblico e solo lunedì prossimo sarà reso noto il giorno in cui sarà possibile
per i fedeli scendere in visita alla tomba di Giovanni Paolo II. Qualche migliaio
di persone, tuttavia, non ha rinunciato a visitare la Basilica di San Pietro nella
quale, ha fatto sapere il direttore della Sala stampa vaticana, domani non si terrà
alcuna “preghiera pubblica”. Navarro Valls ha riferito, infine, dell’impossibilità
di partecipare al Conclave, per ragioni di salute, dei cardinali Jaime L. Sin, arcivescovo
emerito di Manila, nelle Filippine, e di Alfonso Antonio Suarez Rivera, arcivescovo
emerito di Monterrey, in Messico.