2005-04-02 03:01:08

Un fiume di gente in preghiera in Piazza San Pietro


Migliaia di fedeli stanno assiepando piazza San Pietro nonostante l’ora tarda. Un fiume di gente che continua ad arrivare da via della Conciliazione per pregare, abbracciare con il pensiero Giovanni Paolo II. Nell’ultimo bollettino della Sala Stampa, delle ore 19.00, si legge l’ulteriore aggravamento delle condizioni del Papa. I parametri biologici, rende noto il comunicato, sono notevolmente compromessi.
 
Il servizio di Fausta SperanzaRealAudioMP3
 
**********Una notte di veglia silenziosa sotto le finestre del Papa in cui ad un certo punto è risuonato con particolare effetto un grande applauso accompagnato dalla scansione del nome del Papa: è l’abbraccio sonoro che ha compattato ancora di più la folla presente per ore in piazza san Pietro, proprio per esserci: per essere accanto al Papa che vive ore in gravissime condizioni. Poi è tornato quel silenzio pieno di significati alternato a canti sommessi che ha ascoltato il bollettino con cui in serata si confermava quello che ancora sappiamo: “i parametri biologici del Papa sono notevolmente compromessi”.
Si registra “un’ingravescente ipotensione arteriosa, mentre il respiro è diventato superficiale”.
Resta l’eco della recita del Santo Rosario: in serata i fedeli in piazza sono stati guidati dal vicario generale per la città del Vaticano, mons. Angelo Comastri. Come resta, evidentemente, l’insegnamento di Giovanni Paolo II che sempre si è affidato a Maria.
E anche in questo momento, alle 3 di notte, possiamo dirvi che ci sono ancora tante famiglie, tanti stranieri, tanti romani sotto le luci che illuminano tutto il colonnato, la Basilica e anche le due finestre dal quale tante volte abbiamo visto affacciarsi papa Wojtyla.
D’altra parte, non è il numero delle persone raccolte sotto le finestre di Giovanni Paolo II che ci meraviglia o quello di tutte le persone raccolte in questa lunga giornata e in questa lunga notte in varie parti del mondo in preghiera. Giovanni Paolo II ci ha abituato ai bagni di folla. E viene in mente che le cifre sono in qualche modo un segno di questo Pontificato:
104 i viaggi per il mondo; 1.200.000 i chilometri trascorsi; 129 le nazioni visitate; quasi 17 milioni le persone ricevute nelle udienze del mercoledì. E se ricordiamo ora questi numeri è solo perché ci sembra che tante persone oggi ricambino l’attenzione e la vicinanza del Papa con numeri altrettanto corposi. Impossibile dare conto di tutte le iniziative di preghiera e di veglia: in Polonia la richiesta da parte dei fedeli, subito dopo le prime allarmanti notizie, che si tenessero sempre aperte le cattedrali del Paese;
in Germania il particolare raccoglimento nel duomo di Colonia;
in India le intenzioni delle suore di Madre Teresa di Calcutta;
E poi c’è l’attenzione mediatica: con l’impegno particolare, ad esempio, di stampa, Tv e radio in Gran Bretagna e le prime pagine dei media arabi: un dovere di informare che è evento mediatico ma è sopratutto la risposta ad un’attesa forte, commossa e manifesta di fedeli e laici di tutto il mondo. 







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