Ancora una giornata di sangue in Iraq. Baghdad è stata colpita stamani dall’esplosione
di un’autobomba e nelle città del cosiddetto triangolo sunnita si sono verificati
nuovi episodi di violenza. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Un ennesimo raid aereo americano su Falluja ha provocato, nella notte, la morte di
tre persone. E a Baquba sconosciuti armati hanno fermato un taxi e ucciso a colpi
di arma da fuoco due viaggiatori, funzionari di polizia, e l’autista. A Ramadi le
forze statunitensi ed il governo provvisorio iracheno stanno rapidamente perdendo
il controllo della città. Un soldato americano ed un civile iracheno sono morti,
inoltre, per l’esplosione di una bomba avvenuta lungo una strada molto trafficata
di Baghdad. E sempre nella capitale, uomini armati hanno ucciso la giornalista Liqaa
Abdul Razzaq, molto nota in Iraq per aver condotto, durante il regime di Saddam Hussein,
i telegiornali dell’emittente televisiva statale. Due mesi fa, in circostanze analoghe,
era stato assassinato il marito della giornalista. Non si conoscono, al momento, i
moventi di questi due delitti. Intricato anche il capitolo relativo ai sequestri.
Il governo di Tokyo non ha ancora alcuna informazione utile per ottenere la liberazione
del 24.enne ostaggio giapponese rapito da un gruppo estremista legato al super ricercato
terrorista Al Zarqawi. L’ultimatum, lanciato dai sequestratori, dovrebbe scadere domani
mattina. In un nuovo video trasmesso da Al Jazeera l’operatrice anglo irachena Margaret
Hassan ha chiesto, infine, la liberazione delle donne detenute in Iraq, il ritiro
delle truppe britanniche e la chiusura degli uffici dell’ONG ‘Care International’.