2004-09-29 17:22:16

MESSICO: DENUNCIA


SALTILLO – “La morte delle tre donne di Guanajuato, tragicamente affogate nel Rio Bravo, non rimarrà impunita e gli agenti della Polizia Frontaliera che hanno lanciato sassi contro di loro, nel momento in cui cercavano di oltrepassare il confine verso gli Usa, sono i diritti responsabili di quanto accaduto”. La denuncia viene dal Coordinatore diocesano per la Pastorale migratoria, p. Pedro Pantoja Arreola, il quale ha annunciato che la Chiesa locale avvierà una serie di iniziative “fino ad arrivare alla Corte interamericana per i Diritti Umani”. L’episodio risale a giovedì scorso ed è l’ennesimo che vede protagonisti immigrati che, con metodi discutibili, vengono respinti alla frontiera dalle forze dell’ordine. “Abbiamo già avanzato formale protesta al governo messicano a nome del vescovo di Piedras Negras, mons. Alonso Garza Treviño, il quale si è già detto disponibile a parlare di quello che è successo al presidente Vicente Fox” ha detto p. Pantoja Arreola. “L’episodio avrà risonanza internazionale” ha tuonato il sacerdote, raccontando il dramma dei sei immigrati clandestini, di cui solo due uomini e un bambino di dodici anni sono riusciti a mettersi in salvo. “Le costanti aggressioni e le violenze perpetrate nei confronti dei messicani che lasciano la loro patria in cerca di fortuna sono da considerarsi unpeccato sociale, che deve comunque avere una fine”. Nel frattempo sono state avviate delle indagini sull’episodio, sollecitate dal consulente messicano ad Eagle Pass, Jorge Ernesto Espejel Montes.

(El Universal 28 set. – DIONISI)







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