2004-09-23 17:37:05

ARGENTINA: INDIGENI


BUENOS AIRES – Il Presidente della Commissione episcopale per la pastorale aborigena in Argentina, mons. Marcelo Melani, ha preso carta e penna e ha inviato una missiva al presidente Nestor Kirchner per chiedere espressamente il riconoscimento del diritto degli indigeni alla terra. “Siamo seriamente preoccupati per il settore agricolo, in particolare per le piantagioni di soia, e per il processo di deforestazione che sta interessando le aree dove vivono le minoranze etniche. Molte comunità sono state cacciate via dai loro territori ed oggi sono stranieri nella loro stessa patria” esordisce il presule. Ricordando il decimo anniversario della riforma della Costituzione, che comprende peraltro il riconoscimento di quelle terre abitate dagli indigeni prima della nascita dello stato argentino, mons. Melani denuncia che: “Questa gente incontra ancora troppe difficoltà nel far valere quello che è un loro sacrosanto diritto. L’80 per cento dei gruppi ancora non gode di tale concessione e reclama una porzione di terra per il loro sostentamento. Non ottenendo quanto gli spetta, emigrano forzatamente verso i sobborghi dei grandi agglomerati urbani. Sostenendo dunque la loro causa, avremo meno problemi in città”. Il titolare della Commissione episcopale per la pastorale aborigena plaude la decisione di Kirchner di sollecitare il Parlamento a discutere il progetto di legge che sospende per due anni lo sgombero degli indigeni dalle loro terre. Il dibattito in aula è stato fissato per la prossima settimana. Il presule, al tempo stesso, esprime la sua “scarsa fiducia nei confronti delle istituzioni e delle leggi in materia di tutela dei diritti umani, peraltro tutelati dalla stessa Costituzione”. In Argentina vivono 500mila indigeni, appartenenti ad una decina di etnie, che parlano 19 idiomi differenti.

(Efe 22 set. – DIONISI)







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