SNAMPULA. - Sarebbero almeno ottanta i bambini e le bambine vittime di un traffico
di organi nella provincia di Nampula, nel nord-est del Mozambico. “Il fenomeno è relativamente
recente – e anche se vengono segnalati casi in varie zone del Paese, sembra ormai
chiaro che il centro di questi traffici si trovi a Nampula”. L’attenzione internazionale
sul caso è stata richiamata nei giorni scorsi da due suore, una spagnola e l'altra
brasiliana, che operano in un orfanotrofio di Nampula e che hanno inviato ad alcuni
organi di stampa europei messaggi e informazioni sul macabro traffico che avrebbe
colpito anche quattro bambini di cui si prendono cura. Le religiose hanno fatto sapere
di essere in possesso di fotografie di cadaveri di bambini privi di organi e di avere
le testimonianze di alcune vittime che sono riuscite a fuggire e a salvarsi. L'intera
Chiesa cattolica mozambicana, dai missionari ai vescovi,che recentemente hanno parlato
della faccenda direttamente con il presidente Joaquim Chissano, è coinvolta in prima
linea nel fare piena luce su questo traffico, tanto che alcune religiose starebbero
collaborando alle indagini a fianco degli inquirenti. L’area di Nampula è considerata,
sin dai tempi della guerra civile, una sorta di ‘zona franca’. (Misna 9 feb. -
MANCINI)