2004-01-22 19:40:46

SLOVACCHIA/VATICANO: ISTRUZIONE CATTOLICA


BRATISLAVA. - "Un segnale sorprendente", così il portavoce della Conferenza episcopale slovacca, don Marian Gavenda, giudica la ratifica, da parte del Parlamento, dell’accordo tra Santa Sede e Repubblica slovacca sull’istruzione cattolica. Ratifica che giunge "in un momento di forte tensione e divisione tra i partiti che potrebbe presagire ad un possibile crollo del Governo". "Si è trattato del primo atto del Parlamento slovacco in questo nuovo anno – commenta al Sir don Gavenda -. L’approvazione è avvenuta il 20 gennaio pomeriggio con 95 voti favorevoli, 30 contrari e 18 astensioni. Ne sarebbero bastati 75 più uno. Si tratta di un segnale sorprendente perché hanno votato insieme maggioranza e opposizione". L’accordo sull’istruzione cattolica, spiega il portavoce, "é uno dei quattro punti, gli altri sono il servizio militare, l’obiezione di coscienza e il finanziamento alla Chiesa, che compongono l’Accordo base tra Santa Sede e Repubblica Slovacca, firmato e ratificato nel 2000". L’accordo prevede l’introduzione dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole (materia alternativa sarà l’etica). ‘Religione cattolica’ potrà essere insegnata nelle scuole statali, in particolare in quelle classi dove ci siano almeno 12 studenti ad averne fatto richiesta. L’accordo garantisce anche il finanziamento delle scuole cattoliche così come accade per le statali. "Tuttavia – conclude Gavenda – si potrebbe verificare qualche problema per l’applicazione dell’accordo poiché nella nuova struttura amministrativa dello Stato le scuole appartengono direttamente alle Regioni che non hanno ancora competenze sufficientemente chiare".
(Sir 22 gen.)







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