2004-01-19 19:54:07

TUNISIA: CERNA


TUNISI. - “Nelle relazioni islamo-cristiane in Maghreb abbiamo buoni motivi di pensare che esiste una testimonianza resa dalla Chiesa al Vangelo di Cristo dalla quale la società riceve la Buona Novella senza percepirla come una aggressione”. È l’opinione dei vescovi della Cerna, la Conferenza della Regione Nord dell’Africa, riunitisi recentemente in assemblea in Tunisia. In un comunicato i vescovi ricordano i temi affrontati nel corso della riunione: vale a dire la situazione e i cambiamenti avvenuti nella regione dopo la guerra in Iraq; gli attentati del marzo 2003 in Marocco; il terremoto che ha colpito l’Algeria nel maggio dello scorso anno; la recente svolta nelle relazioni internazionali della Libia. Nel loro primo incontro del 2004 i vescovi della Cerna hanno eletto come presidente mons. Fouad Twal, arcivescovo di Tunisi, e come vice presidente mons. Vincent Landel, arcivescovo di Rabat (Marocco). Il vescovo di Orano, mons. Alphonse Georger, è stato eletto terzo membro del comitato permanente dell’organismo ecclesiale. Nel corso dei lavori i vescovi del Nord Africa hanno anche esaminato la recente Esortazione apostolica di Giovanni Paolo II “Il Vescovo servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo”. L'impegno assunto è quello di approfondire la comunione tra le Chiese del Maghreb che devono affrontare insieme le stesse sfide e sono investite della stessa missione.I partecipanti alla riunioni della Cerna hanno infine affrontato il dramma dei migranti provenienti dai paesi dell’Africa sub- sahariana che usano il Maghreb come punto di passaggio per recarsi in Europa. In merito, nella primavera è prevista una riunione tra gli stessi vescovi della Cerna e alcuni rappresentanti delle Chiese del nord del Mediterraneo per esaminare le modalità di aiuto umanitario a queste persone.
(Fides 19 gen. - MANCINI)







All the contents on this site are copyrighted ©.