2003-12-05 18:12:55

Superare le molteplici ambiguità della globalizzazione


Superare le molteplici ambiguità della globalizzazione per una sua più decisa funzione al servizio di tutti gli uomini.

E’ l’esortazione del presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, cardinale Renato Raffaele Martino, che stamani è intervenuto sul “magistero della Chiesa nella globalizzazione” alla giornata centrale del convegno internazionale su Leone XIII, nel centenario della morte, in corso a Palazzo Altieri in Roma.

Secondo il porporato, la Chiesa può far molto per promuovere il concetto di globalizzazione come condivisione, valorizzando le differenze in un quadro unitario e di collaborazione. Per questo, ha proseguito, la Chiesa è sempre stata in prima linea nel sostenere le identità culturali e nazionali dei popoli, senza mai assolutizzarle, bensì ponendole in relazione con un’identità più vasta, l’appartenenza all’intero genere umano.
 
Il cardinale Martino, riecheggiando le parole del Papa, ha sottolineato come la Chiesa non si stanchi di chiedere una globalizzazione della solidarietà, trovando convergenze progressive verso un “codice etico comune”. Ha quindi ribadito che è “nell’umanità universale scaturita dalle mani di Dio, che bisogna ricercare le norme di vita sociale” evitando la “relativizzazione assoluta dei valori” e “l’omogeneizzazione degli stili di vita e delle culture”.

La Chiesa, ha detto ancora il presidente di Giustizia e Pace, “accompagna l’umanità nella scoperta del volto umano della globalizzazione” affinché “sempre di più, dietro al problema dei brevetti sugli organismi geneticamente modificati si veda il volto dei contadini africani”. Questa, ha concluso, “è la prospettiva cristiana per la governabilità della globalizzazione”.







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