2003-12-05 18:11:16

Il mondo non rimanga sordo al grido di coloro che domandano cibo per sopravvivere: così Giovanni Paolo II ricevendo oggi in Vaticano i delegati alla conferenza della FAO


Il monito del Papa a non lasciare inascoltato il grido degli affamati: stamane in Vaticano l’udienza a 400 delegati di tutto il mondo riuniti a Roma per la XXXII Conferenza della Fao, chiamata ogni due anni a monitorare la situazione dell’alimentazione e dell’agricoltura nell’intero Pianeta.
I lavori aperti il 29 novembre si chiuderanno il 10 dicembre.
Il servizio di Roberta Gisotti:
Un’occasione per esprimere “l’apprezzamento della Chiesa cattolica” alla Fao, “per l’importante servizio” che “rende all’umanità”. Un servizio oggi più urgente e necessario che mai, perché, come ha sottolineato Giovanni Paolo II, “la fame e la malnutrizione aggravate dalla crescente povertà rappresentano una grave minaccia alla coesistenza dei popoli e delle nazioni”.

“The world may not remain deaf to the plea of those who demand the food they need in order to survive!”

“Che il mondo – ha ammonito il Santo Padre – mai rimanga sordo alla supplica di coloro che domandano il cibo loro necessario per sopravvivere”. E’ chiaro – ha spiegato il Papa, che alla luce di questa relazione tra fame e pace, le decisioni politiche ed economiche e le strategie devono sempre più essere guidate da un impegno di solidarietà globale e di rispetto per i diritti fondamentali, incluso il diritto ad un’adeguata alimentazione.”

Infatti – ha proseguito Giovanni Paolo II – “la dignità umana stessa è compromessa dovunque un ristretto pragmatismo distaccato dalle oggettive richieste della legge morale conducano a decisioni di cui beneficiano pochi fortunati ignorando le sofferenze di larga parte dell’umana famiglia”. Quindi il rinnovato invito a tutti i gruppi sociali, alle associazioni civili, alle confessioni religiose, ai governi e alle istituzioni internazionali, perché ognuno nelle proprie competenze partecipi a questa missione solidale “nel promuovere il bene comune dell’umanità”.

Da rilevare che dalla Conferenza della Fao si è confermato il fallimento dell’obiettivo di dimezzare il numero degli affamati entro il 2015, cosi come forse con troppa ambizione si era stabilito nel Vertice mondiale sull’alimentazione nel ’96. A tutt’oggi sono 842 milioni le persone nel mondo che non godono del diritto fondamentale al cibo, una cifra impressionante che sta crescendo.







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