2003-11-20 15:52:26

L'opinione del giornalista turco Dundar Kesapli, corrispondente da Roma per la televisione turca TV8


Ma perché colpire ora il consolato britannico e una banca britannica? Rispondeil giornalista turco Dundar Kesapli, corrispondente da Roma per la televisione turca TV8:

R. - Durante la guerra in Iraq i terroristi, Al Qaeda, avevano dichiarato l’inten-zione di colpire diversi Paesi del mondo. Visto e considerato che Istanbul, la Turchia è un Paese vicino all’Europa è forse più facile colpire questo posto per vendicare tutto quello che è accaduto durante la guerra in Iraq. E’ sicuramente un modo per vendicarsi, un modo per tenere sotto pressione i Paesi alleati, l’America, la Gran Bretagna, che hanno subito danni.
D. – Soltanto sabato gli attentati alle due sinagoghe di Istanbul. Perché colpire di nuovo la città?
R. - Forse perché vogliono arrivare fino in fondo a spaventare la gente. Dopo gli attentati che ci sono stati in varie località di Istanbul, molti li hanno definiti molto simili a quelli dell’11 settembre.
D. – La Turchia si aspettava questa ennesima tragedia?

R. – Dopo quelli delle sinagoghe forse no, però alla sinagoga può darsi che se l’aspettavano. Infatti c’erano misure di massima sicurezza intorno a tutte le ambasciate, obiettivo dei terroristi di Al Qaeda. Effettivamente è difficile dire se finiranno, quando finiranno questi attentati. E’ una triste constatazione dopo quanto è accaduto nel cuore di Istanbul.







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