2003-09-26 19:12:41

BRASILE: ARMI


BRASILIA. - Nella settimana prossima, il parlamento brasiliano sarà chiamato a votare sul progetto di legge riguardante la registrazione, la vendita e il possesso privato di armi da fuoco. In vista del dibattito i vescovi hanno voluto indirizzare un appello ai parlamentari stessi perché adottino "una posizione ferma contro il commercio e il porto d'armi da fuoco" favorendo, invece, "una politica di sicurezza pubblica rispettosa dei diritti umani". Tale linea politica discende, avvertono i vescovi brasiliani, discende dalla grande diffusione della violenza in Brasile. "Dati dell'Onu - ricordano i vescovi - riferentesi al 1999 mostrano che i brasiliani corrono quattro volte di più il rischio di rimanere uccisi con armi da fuoco che il resto degli altri paesi", perché la violenza dilaga ovunque, nelle città come nelle campagne. All'origine della violenza ci sono spesso ingiustizie, annotano ancora i vescovi, e dove ci sono ingiustizie, causate dalle disuguaglianze, non alberga la pace. "Seguaci di Gesù, che ci dà la pace affinché la innalziamo in ogni quadrante del pianeta - concludono i vescovi brasiliani nel loro appello ai parlamentari - incitiamo il popolo brasiliano e i suoi rappresentanti ad essere radicali nella eliminazione delle facilità di accesso alle armi da fuoco, nonostante le pressioni di interessi contrari". L'appello è firmato dal cardinale Geraldo Majella Agnelo, presidnete della Conferenza nazionale dei vescovi brasiliani.
(Comunicato 24 set. - MANCINI)







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