2003-09-23 19:15:57

GERMANIA: VESCOVI


FULDA. “Coesione e giustizia, solidarietà e responsabilità tra le generazioni": questo il titolo della prolusione del Card. Karl Lehmann, presidente della Conferenza episcopale tedesca, che ha inaugurato, lunedì, a Fulda il plenum autunnale dei vescovi tedeschi, che si concluderà il 25 settembre. Il documento affronta diversi aspetti del contratto generazionale. Lehmann deplora "la mentalità moderna" che "riduce l’essere umano all’autodeterminazione quasi assoluta" e che "non sa come comportarsi di fronte al fatto fondamentale della nascita", che è invece "un avvenimento fondamentale di carattere sociale". Sui nuovi problemi della solidarietà tra generazioni, Lehmann ammonisce che in assenza della coesione, si avrebbe "nel migliore dei casi un lobbismo perfezionato". È invece necessario un "ripensamento sul luogo e sulla funzione della famiglia". Due le prospettive "fondamentali" indicate dal presidente della Conferenza episcopale tedesca: "compiere ogni sforzo per introdurre un rinnovamento della famiglia", che comprenda non solo la politica per la famiglia ma anche "le condizioni di vita della famiglia moderna". Inoltre è vitale "trasmettere le conoscenze e le convinzioni fondamentali di tipo etico, intellettuale e spirituale": in tal senso, secondo Lehmann, "la solidarietà tra generazioni è un valore fondamentale che va oltre le culture, è onnipresente".
All’apertura del plenum autunnale dei vescovi tedeschi a Fulda, il cardinale Lehmann ha rivolto un appello ai ministri per la ricerca dell’Unione europea, che si riuniscono in questi giorni per deliberare sui finanziamenti comunitari alla ricerca sulle cellule staminali. Definendo un’eventuale approvazione della proposta "un segnale disastroso per la tutela dell’embrione in Europa", Lehmann ha invocato dai ministri per la ricerca "un chiaro rifiuto", poiché, ha aggiunto, "la proposta della Commissione significa che con i fondi Ue, e quindi in ultima analisi anche con le entrate fiscali tedesche, verrebbe finanziata una ricerca che presuppone l’uccisione della vita umana. Ciò non è giustificabile da un punto di vista etico e contrasta con il diritto tedesco". "Gli embrioni umani – ha dichiarato Lehmann – non possono diventare una ‘materia prima’. Una strumentalizzazione di questo tipo viola il diritto alla vita che spetta all’embrione umano fin dall’inizio. Proprio nelle fasi più delicate del suo inizio e nella vecchiaia, la vita umana merita una tutela particolare". Allo stesso tempo, Il presidente della Conferenza episcopale tedesca ha proposto la promozione della ricerca sulle cellule staminali su cui non sussistono problemi di natura etica, evidenziando "l’elevato potenziale terapeutico delle cellule staminali adulte o delle cellule staminali cordonali".
(Sir 23 set. – MANCINI)







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