2003-09-09 12:36:06

8 settembre 1943: per il Presidente Ciampi da quel dramma la rigenerazione dell'Italia


L’8 settembre 1943 fu trasmesso alla radio questo messaggio del maresciallo Badoglio: “Il governo italiano, riconosciuta l’impossibilità di continuare l’impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta”.
Quella densa pagina di storia italiana, che sancì il cessate-il-fuoco con Inghilterra e Stati Uniti e che diede inizio dell’occupazione tedesca, è stata ricordata con numerose manifestazioni. Ce ne parla Giampiero Guadagni:

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Passa da Porta San Paolo, luogo simbolo della lotta di liberazione a Roma, quel percorso della memoria intrapreso da tempo dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, per ricomporre le lacerazioni della società italiana anche attraverso una rivisitazione della storia, a partire da una data assai discussa, quella dell’armistizio con gli angloamericani. L’8 settembre - ha detto Ciampi - non fu la morte della patria, ma la sua rigenerazione. Gli italiani seppero sentirsi nazione e alcuni statisti democratici garantirono, in quel periodo, la continuità dello Stato, i cui vertici di allora – ricorda Ciampi – furono drammaticamente assenti. Dall’8 settembre del 1943 – ha aggiunto Ciampi – iniziò quella catarsi che ebbe il suo sbocco nella Costituzione del 1948 che – ha concluso il capo dello Stato scandendo le parole – ha proclamato l’Italia una e indivisibile nella libertà e nella democrazia.








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