ROMA. - Un gruppo di giovani italiani, che hanno vissuto le Giornate mondiali della
gioventù a Roma e a Toronto, hanno scritto a Giovanni Paolo II una lettera per lamentare
lo stato di abbandono del "Cristo Morto e Risorto". L'effigie, come si ricorderà,
dominava l'arco di ingresso del Papa al raduno giubilare di Tor Vergata a Roma. Dopo
essere stata smontata, l'opera del giovane artista Stefano Pierotti è rimasta incustodita
in alcuni cantieri, fino a rovinarsi in alcune parti. Mons. Mauro Parmeggiani, incaricato
per la pastorale giovanile della diocesi di Roma, ha detto che l'opera stessa sarà
collocata nella Chiesa romana di Santa Margherita e che, nel frattempo, date le notevoli
dimensioni della scultura, essa è stata posta in un cantiere. I danni, ha assicurato
mons. Parmeggiani, saranno riparati. L'abbandono in cui versava l'opera del Pierotti
era stato denunciato dal mensile "Jesus" e, recentemente, dal quotidiano "Il Giornale".
L'autore dell'effigie, Stefano Pierotti, dice "di aver assistito con indignazione
e dolore al trattamento a cui veniva sottoposta la mia creazione".
(www.korazym.org - MANCINI)