LA GUERRA NEL GOLFO RISCHIA DI INASPRIRE IL CONFLITTO SEPARATISTA
NELLE FILIPPINE, ALIMENTATO DAGLI ESTREMISTI ISLAMICI.
MANILA. = Le conseguenze del conflitto angloamericano in Iraq rischiano di radicalizzare
ulteriormente la guerriglia indipendentista nel Sud delle Filippine e di influire
negativamente sui rapporti tra cristiani e musulmani. E’ la preoccupazione espressa
nei giorni scorsi dall’arcivescovo di Cotabato, Orlando Quevedo, presidente della
Conferenza episcopale filippina e a capo di una diocesi che sorge nell’isola di Mindanao,
teatro di numerose scorrerie di estremisti islamici. L’aumento degli attacchi terroristici
registrati in tutta l’isola - spiega il presule - sembra indicare un inasprimento
da parte del Moro Islamic Liberation Front (Milf) e una parte della gioventù musulmana.
Le violenze a Mindanao sono divampate nuovamente dopo l’inizio della seconda Guerra
del Golfo. La città di Davao ha visto gli attacchi peggiori: due gravi attentati dinamitardi
hanno ucciso 38 persone, ferendone oltre 200. A preoccupare in modo particolare il
presule è il “riaccendersi dell’animosità tra cristiani e musulmani” a Mindanao e
il tentativo di usare la religione a fini politici: “L’attacco ai luoghi sacri - ha
affermato - cerca di infiammare i sentimenti religiosi e di introdurre la dimensione
di fede in un conflitto che è prima di tutto politico ed economico”. - A cura di Lisa
Zengarini -