2003-03-31 18:00:40

Appello della Congregazione per le Chiese Orientali ai Vescovi di tutto il mondo, colletta per i cristiani di Terra Santa


- A cura di Paolo Salvo -

Un “accorato appello” a sostenere i cristiani di Terra Santa, in vista del Venerdì Santo, giorno che per volontà dei Sommi Pontefici è tradizionalmente dedicato alla preghiera e alla “colletta” per la comunità cattolica locale e per il mantenimento dei Luoghi della Redenzione, è rivolto dalla Congregazione per le Chiese Orientali a tutti i vescovi cattolici del mondo: un appello che quest’anno, anche a causa della guerra, assume un particolare significato di vicinanza alle comunità cristiane così duramente provate.

In una lettera in sei lingue firmata dal cardinale Ignace Moussa Doud, prefetto del dicastero, si ricorda che, in ascolto agli appelli di vari Pontefici, da Paolo V nel Seicento fino a Giovanni Paolo II, “la comunità cattolica, con la fedeltà della fraternità ecclesiale, ha sempre mostrato alla Chiesa di Gerusalemme la sua sollecita vicinanza, sostenendo la testimonianza ‘unica’ che essa è chiamata a dare davanti al mondo”.

“La drammatica situazione attuale – sottolinea quindi la lettera del cardinale Daoud – impone uno sforzo del tutto speciale anche in termini materiali. I cristiani di Terra Santa, particolarmente tentati nelle presenti circostanze dal senso di isolamento e di abbandono, devono, infatti, sperimentare la carità evangelica che tutti ci unisce in Cristo e l’incoraggiamento di tutta la Chiesa a rimanere nelle comunità d’origine”.

Nella lettera si precisa che la Congregazione per le Chiese Orientali, per mandato pontificio, ha la responsabilità di coordinare l’intervento della Chiesa universale per renderlo equo ed efficace. Comunità ed enti cattolici, da parte loro, attendono il sostegno non solo per le necessità ordinarie, ma anche per “gli imponenti bisogni straordinari” di numerose scuole ed istituti di formazione e cultura, ospedali, e centri di assistenza sanitaria e caritativa, come pure di strutture pastorali ed educative attorno alle quali si sviluppa la custodia dei luoghi santi e si esprime la vita dei cristiani.

Il cardinale Daoud rinnova pertanto l’appello annuale, “molto accorato”, a tutte le diocesi del mondo, per la Terra Santa, “facendo eco agli innumerevoli pronunciamenti con i quali il Santo Padre continua a mostrare la sua paterna vicinanza alla Chiesa che vive nella Terra del Signore Gesù”. A nome di Giovanni Paolo II, il cardinale Daoud ringrazia tutti i vescovi ed i loro collaboratori, “per l’ammirevole sensibilità finora dimostrata”, con la “piena fiducia” che tale sensibilità “troverà conferma anche in avvenire”.








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