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Sommario del 15/08/2008
Come Maria i cristiani siano segni di speranza e consolazione in un mondo segnato da dolore e false gioie: così il Papa nella Solennità dell'Assunzione
◊ Davanti al triste spettacolo di tante false gioie e di tanto dolore angosciato che dilaga nel mondo dobbiamo imparare da Maria a diventare segni di speranza e di consolazione, dobbiamo annunziare con la nostra vita la risurrezione di Cristo: con queste parole Benedetto XVI ha concluso l’omelia della Messa presieduta stamani nella parrocchia di San Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo nella Solennità dell’Assunta. Alle 12.00 poi il Papa ha guidato l'Angelus nel Cortile del Palazzo apostolico della cittadina laziale. Il servizio di Sergio Centofanti.
(canto)
Il Papa parla dell’evento “unico e straordinario” dell’Assunzione in cielo di Maria, in corpo e anima, “segno di sicura speranza e consolazione” per tutti noi. “La più antica festa mariana” – sottolinea – è “un’occasione per ascendere con Maria alle altezze dello spirito, dove si respira l’aria pura della vita soprannaturale e si contempla la bellezza più autentica, che è la santità”:
“L’odierna festa ci spinge a sollevare lo sguardo verso il cielo. E non un cielo fatto di idee astratte, nemmeno un cielo immaginario creato dall’arte, ma il cielo della vera realtà, che è Dio stesso: Dio è il cielo. E Lui è la nostra meta, la meta e la dimora eterna da cui proveniamo e alla quale tendiamo”.
Quando Maria si è addormentata a questo mondo per risvegliarsi in cielo – ha spiegato il Papa - ha semplicemente seguito per l’ultima volta il Figlio Gesù nel suo viaggio più lungo e decisivo:
“Come Lui, insieme con Lui, è partita da questo mondo per tornare alla casa del Padre. E tutto questo non è lontano da noi, come appare forse in un primo momento, perché tutti noi siamo figli del Padre Dio, tutti noi siamo fratelli di Gesù e tutti noi siamo anche figli di Maria, Madre nostra. E tutti siamo protesi verso la felicità. E la felicità alla quale tutti noi tendiamo è Dio, così tutti noi siamo in cammino verso questa felicità, che chiamiamo cielo, che è Dio”.
Il Papa prega Maria perché ci aiuti a far sì che ogni momento della nostra esistenza sia un passo in questo cammino verso Dio, verso quella trasformazione “che riguarda ogni essere umano e il cosmo intero”:
“Colei da cui Dio aveva preso la sua carne e la cui anima era stata trafitta da una spada sul Calvario si è trovata associata per prima e in modo singolare al mistero di questa trasformazione, alla quale tendiamo noi tutti, anche noi spesso trafitti da spade della sofferenza di questo mondo. La nuova Eva ha seguito il nuovo Adamo nella sofferenza, nella Passione, e così anche nella gioia definitiva. Cristo è la primizia, ma la Sua carne risorta è inseparabile da quella della Sua Madre terrena, Maria, e in Lei tutta l’umanità è coinvolta nell’Assunzione verso Dio”.
Si tratta di una trasformazione che coinvolge tutta la creazione perché nasceranno nuovi cieli e una terra nuova, “in cui non vi sarà più né pianto, né lamento, perché non vi sarà più la morte”:
“Quale grande mistero d’amore viene oggi riproposto alla nostra contemplazione! Cristo ha vinto la morte con l’onnipotenza del suo amore e solo l’amore è onnipotente e questo suo amore lo ha spinto a morire per noi e così a vincere la morte. Sì, solo l’amore fa entrare nel regno della vita! E Maria vi è entrata dietro il Figlio, associata alla Sua gloria, dopo essere stata associata alla Sua passione. Vi è entrata con un impeto incontenibile mantenendo aperta dopo di lei la via per tutti noi. E per questo oggi la invochiamo: ‘Porta del cielo’, ‘Regina degli angeli’ e ‘Rifugio dei peccatori’. Non sono certo i ragionamenti a farci capire queste realtà così sublimi, ma la fede semplice, schietta, ed il silenzio della preghiera che infinitamente ci supera e ci aiuta a parlare con Dio e a sentire come il Signore parla al nostro cuore”.
La fede di Maria – rileva il Papa - ci fa vivere in questa dimensione tra finito e infinito, trasformando anche il senso del tempo: e grazie a quella fede sentiamo “che la nostra vita non è risucchiata dal passato, ma attratta verso il futuro, verso Dio dove Cristo ci ha preceduto e dietro a Lui, Maria”:
“Guardando l’Assunta in cielo comprendiamo meglio che la nostra vita di ogni giorno, pur segnata da prove e difficoltà, scorre come un fiume verso l’oceano divino, verso la pienezza della gioia e della pace. Comprendiamo che il nostro morire non è la fine, ma l’ingresso nella vita che non conosce la morte. Il nostro tramontare all’orizzonte di questo mondo è un risorgere all’aurora del mondo nuovo, del giorno eterno”.
Benedetto XVI chiede quindi a Maria di accompagnarci “nella fatica del nostro vivere e morire quotidiano” mantenendoci "costantemente orientati verso la vera patria della beatitudine”:
“Davanti al triste spettacolo di tanta falsa gioia e contemporaneamente di tanto angosciato dolore che dilaga nel mondo, dobbiamo imparare da Lei a diventare noi segni di speranza e di consolazione, dobbiamo annunciare con la vita nostra la risurrezione di Cristo”.
(canto)
All’Angelus, poi, il Papa ha ricordato che “dal Paradiso la Madonna continua a vegliare sempre, specialmente nelle ore difficili della prova, sui suoi figli, che Gesù stesso Le ha affidato prima di morire in croce”:
“Quante testimonianze di questa sua materna sollecitudine si riscontrano visitando i Santuari a Lei dedicati! Penso in questo momento specialmente alla singolare cittadella mondiale della vita e della speranza che è Lourdes, ove, a Dio piacendo, mi recherò fra un mese, per celebrare il 150° anniversario delle apparizioni mariane colà avvenute”.
“Maria assunta in cielo – ha concluso - ci indica la meta ultima del nostro pellegrinaggio terreno”:
“Ci ricorda che tutto il nostro essere - spirito, anima e corpo – è destinato alla pienezza della vita; che chi vive e muore nell’amore di Dio e del prossimo sarà trasfigurato ad immagine del corpo glorioso di Cristo risorto; che il Signore abbassa i superbi e innalza gli umili (cfr Lc 1,51-52). Questo la Madonna proclama in eterno col mistero della sua Assunzione. Che Tu sia sempre lodata, o Vergine Maria! Prega il Signore per noi”.
(musica)
Padre De Fiores: l'Assunta ci invita ad aprire i cuori alla gioia di una esistenza dilatata per tutta l'eternità
◊ Sul significato della Festa dell’Assunzione, ascoltiamo il padre monfortano Stefano De Fiores, mariologo, al microfono di Isabella Piro:
R. – Il significato dell’Assunzione di Maria è che una vita totalmente data per Cristo non può rimanere senza ricompensa. E come Maria è stata associata alla Passione di Cristo, mediante la spada del dolore (predetta da Simeone), così deve essere associata anche alla Resurrezione e sempre per grazia del Signore. E, quindi, Maria, che si è dichiarata umile ancella del Signore, doveva, secondo la legge storico-salvifica voluta da Dio, partecipare anche alla esaltazione e l’esaltazione dei fedeli consiste nell’avere questa risurrezione: quella dell’ultimo giorno viene, quindi, anticipata per Maria essendo Lei la madre del Signore.
D. – Mentre in Occidente si parla dell’Assunzione di Maria, in Oriente si fa riferimento alla Dormizione: qual è la differenza?
R. – La differenza è che in Oriente mettono l’accento sull’atto preparatorio, soprattutto il racconto degli apocrifi, che ha origini molto antiche, dove si fa vedere che Maria tre giorni prima di morire riceve una visita dell’Arcangelo Gabriele che le dice: “Fra tre giorni Gesù verrà a prenderti”, e infatti poi Maria viene presa da Cristo sotto forma di una bambina biancovestita. Cioè, l’anima di Maria viene portata da Gesù e dopo altri tre giorni viene a prendere anche il corpo di Maria per portarlo nel paradiso. Quindi, in Oriente si mette l’accento sulla dormizione di Maria, cioè sulla sua morte, mentre in Occidente si mette l’accento sulla glorificazione di Maria, sull’Assunzione di Maria in corpo e anima al cielo, come è stata definita da Pio XII nel 1950.
D. – Il Santo Padre, Benedetto XVI, ricorda sempre l’importanza di affidarsi totalmente a Maria: come seguire l’invito del Papa nella vita di tutti i giorni?
R. – Cristo stesso ci dice di accogliere Maria, tanto più che adesso è una presenza gloriosa della Vergine Maria qui sulla Terra perché, come dice ancora l’Oriente, “con la Tua Assunzione non hai abbandonato questa terra corruttibile, ma sei sempre presente in mezzo a noi e Ti riveli a coloro che sono degni della Tua chiamata”. Allora, ecco che noi siamo chiamati a vivere questa presenza di Maria ma in un atto di donazione, di accoglienza di Maria e il nostro Papa, Benedetto XVI, insiste molto sull’aspetto antropologico: come Maria è stata serva della Parola e ha fatto dono di sé, così anche noi dobbiamo darci a Cristo e, per le mani di Maria, a Dio in un completo abbandono intelligente ed operoso.
D. – Cosa dice, secondo Lei, la Solennità dell’Assunzione all’Uomo di oggi?
R. – All’Uomo di oggi dice: “Rompi il cerchio del tempo perché non sei fatto per rimanere ancorato ad un tempo che passa, ma invece Dio ti chiama a regnare con Lui in una esistenza dilatata per tutta l’eternità”. Quindi, prima cosa aprire la finestra del Cielo perché tu possa dire: “Credo nella vita eterna, e – anzi – spero in questa vita eterna che mi è stata promessa da Dio”; e in secondo luogo, il valore del corpo: il corpo umano non è da disprezzare perché è a immagine di Dio e viene riscattato, come vediamo nella Vergine Maria che viene resuscitata in anima e corpo perché l’Uomo non è solamente uno spirito caduto dal Cielo per non si sa quale motivo: no! Fa parte della sua sostanza anche il corpo, quindi anche il nostro corpo risusciterà. Quindi noi dobbiamo considerare il nostro corpo veramente come il tempio dello Spirito Santo e agire in maniera tale da non mai profanare questo tempio con il peccato, soprattutto con il peccato contro la vita.
D. – Qual è il suo invito, ai nostri ascoltatori e ai fedeli di tutto il mondo, per vivere nel modo più giusto la Solennità dell’Assunzione?
R. – E’ la festa di Maria che deve aprire il cuore alla gioia e alla speranza. Maria, spiga matura viene tolta dal granaio del mondo per essere trasformata nella prima salvata, nella prima eletta del Paradiso. Quindi, dobbiamo aprire il cuore alle gioie nonostante i mali che ci sono nel mondo, perché non dobbiamo essere oppressi da questo male, da questa corruzione che purtroppo esistono. Noi dobbiamo cercare di essere limpidi nella nostra fede, nella nostra condotta morale in maniera tale da far sì che nel mondo diminuisca la corruzione per, invece, seguire l’esempio luminoso della fede di Maria che si abbandona totalmente al Padre per diventare un esempio per tutta l’umanità.
Accordo USA-Polonia sullo scudo spaziale: è sempre più crisi tra Mosca e Washington
◊ Si fanno sempre più delicati i rapporti diplomatici fra Stati Uniti e Russia in merito alla Georgia. All’indomani dell’intesa fra USA e Polonia per lo scudo antimissile ha preso il via a Tbilisi la missione diplomatica del segretario di stato americano Condoleezza Rice per consolidare la tregua nel Caucaso. Intanto appare sempre più drammatica la situazione dei profughi che, secondo l'ONU, sarebbero oltre 180 mila. Il servizio è di Giuseppe D’Amato:
La crisi diplomatica con gli Stati Uniti continua, come la guerra informativa con la Georgia. Mosca ha giudicato in maniera estremamente negativa il primo accordo di programma tra Washington e Varsavia per dislocare presto lo Scudo spaziale USA in Polonia. I commenti a Mosca sono tutti dello stesso segno. Il sistema anti-missilistico è in realtà contro la Russia e non contro l’Iran o i cosiddetti “Stati canaglia”. Numerosi Paesi occidentali hanno cancellato manovre militari in comune con le Forze armate di Mosca ed il ministro degli Esteri Lavrov ha rimandato a data da destinarsi una sua visita prevista in settembre in Polonia. Oggi la scena è tutta per il segretario di Stato USA, Rice, che risponderà da Tbilisi alla scelta russa di ieri di appoggiare la volontà delle leadership dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud di separarsi dalla Georgia. L’Europa, tuttavia, non vuole l’isolamento della Russia. Anzi. Oggi il cancelliere tedesco Merkel è a Soci sul Mar Nero e sta incontrando il presidente Medvedev. Tema in discussione: la crisi in corso. Sul terreno, intanto, la situazione resta confusa. I georgiani segnalano la presenza di carri armati russi in numerose città. A Gori proseguono le trattative per la consegna del centro alla polizia locale, mentre specialisti russi stanno smontando un arsenale.
Ma come la crisi tra Russia e Georgia sulla questione delle Repubbliche separatiste dell'Ossezia del sud e dell'Abkhazia ha influito sugli equilibri internazionali? Luca Collodi lo ha chiesto al prof. Andrea Bianchi, docente di Diritto Internazionale all’Università Cattolica di Milano e all’Istituto Alti Studi Internazionali di Ginevra:
R. – La Russia sotto il profilo politico ha lanciato un messaggio molto chiaro, non solo al suo vicino georgiano, ma anche a tutto l’Occidente con questa sua vittoria militare molto netta, con questa sua volontà di reprimere sul nascere ogni tentativo da parte della Georgia di riprendersi queste due parti di territorio, che formalmente gli appartengono, ma sulle quali di fatto non esercita alcun controllo da molti anni. Credo che la Russia abbia sicuramente vinto dal punto di vista politico questa battaglia.
D. – Questa guerra lampo, chiamiamola così, ha messo in difficoltà anche lo stesso presidente Bush?
R. – Probabilmente sì, perché Bush è stato sempre prodigo di elogi nei confronti di Saakashvily. Gli americani sono sempre stati vicini alla Georgia, per motivi anche ovviamente abbastanza ovvi di interessi geopolitici. Credo che nel momento in cui Saakashvily, forse mal consigliato dal punto di vista politico, ha lanciato l’operazione militare, gli Stati Uniti si sono trovati in una posizione molto imbarazzante.
D. – Prof. Bianchi veniamo all’Europa...
R. – L’Europa ha avuto anche, come dire, da una parte l’abilità mediatica di Sarkozy e di Kouchner, che sono due politici che sicuramente hanno un istinto a livello internazionale. L’Europa forse non poteva fare di più, ma in fondo ha finito una volta almeno per muoversi tempestivamente. Il piano è stato proposto e lavorato e offerto alle due parti. Certamente era un piano abbastanza ovvio, ma non era così scontato che Sarkozy e Kouchner trovassero le porte aperte sia a Mosca, sia a Tblisi. E’ chiaro che gli equilibri politici sono tali, per cui anche l’Europa è fortemente dipendente dalla Russia, ed è poco verosimile aspettarsi una presa di posizione negativa da parte degli europei, quando in gioco ci sono interessi di una tale grandezza.
D. – Che cosa succederà ora nel Caucaso?
R. – C’è da aspettarsi che la situazione diventi ancora più tesa dal punto di vista dei complessi equilibri politici nella regione. Per quanto riguarda più specificatamente la Georgia, c'è chi auspica un ritorno allo status quo ante, cioè ad una situazione certamente un po’ paradossale dove la Georgia è uno Stato sovrano e indipendente e ha una parte del suo territorio su cui non esercita alcun controllo, dove c’è una presenza russa: in questo caso la situazione sarebbe relativamente stabile. Quello che sarebbe auspicabile è che non ci fossero atti unilaterali che rischierebbero veramente di dar fuoco ad una polveriera che, nel caso scoppiasse, potrebbe avere delle conseguenze nefaste da un punto di vista non solo politico-militare, ma anche economico per l’importanza della regione caucasica.
Nuovi sbarchi d'immigrati sulle coste italiane
◊ Drammatica settimana di sbarchi di immigrati irregolari sulle coste siciliane e sarde. Viaggi della speranza iniziati per lo più dalle coste nordafricane che spesso si concludono in tragedia a causa della scarsa tenuta delle cosiddette “carrette del mare”, scelte per la traversata del Mediterraneo. Secondo i dati della polizia di Stato dall’inizio dell’anno sono stati 70 gli sbarchi in Sardegna. Centinaia gli immigrati ospitati nel centro siciliano di Lampedusa, dove da alcuni giorni sta lavorando un gruppo di medici specialisti coordinati da Aldo Morrone direttore generale dell’Istituto Nazionale Migrazione e Povertà. Massimiliano Menichetti lo ha raggiunto telefonicamente nel centro di prima accoglienza dell’isola.
R. – In questo momento c’è una situazione oggettiva di grande difficoltà, ma contemporaneamente serenità e anche un grande ordine, nonostante gli sbarchi in questo momento siano praticamente uno dopo l’altro, perché il mare è tranquillo e favorisce ovviamente l’arrivo e la partenza dei gommoni. In questo momento, al centro di Lampedusa, ci sono oltre 800 persone.
D. – Uomini e donne, comunque, in cerca di una speranza per vivere...
R. – Uomini e donne che fuggono da situazioni inimmaginabili. Alcuni arrivano in condizioni drammatiche, perché comunque stanno giorni e giorni sui gommoni – e si fa per dire gommoni, in quanto si tratta invece di gomma con assi di legno – dove il primo danno che hanno, oltre ad essere disidratati completamente e deboli, è quello delle ustioni prodotte proprio dalla gomma sulla pelle.
D. – Lei è lì da alcuni giorni, sta coordinando un progetto del ministero dell’Interno, Regione Sicilia, isola di Lampedusa, in sostanza una task force medica che aiuta gli isolani, ma anche, soprattutto, chi arriva con le carrette del mare...
R. – Il gruppo sta svolgendo un’attività di diagnosi precoce delle malattie infettive, delle malattie ginecologiche e cutanee, nei confronti di tutti gli ospiti presenti qui nel centro di accoglienza di Lampedusa, e formazione agli operatori sanitari per aiutarli a districarsi tra le diverse malattie che questi soggetti possono presentare, ma soprattutto ad aiutarli a ritrovare fiducia, dignità e salute.
D. – Questo progetto, nello specifico, durerà 90 giorni, saranno sufficienti?
R. – E’ il minimo per poter dare delle indicazioni poi ai rappresentanti istituzionali di come modulare meglio il progetto per investire su questa prevenzione nei confronti della popolazione appena sbarcata. Ribadisco che sono persone che fuggono da guerre, da carestie, da violenze inenarrabili, a volte che arrivano fino al momento dell’imbarco sotto una violenza inimmaginabile. Davvero inimmaginabile! La faccia di un dolore, di una sofferenza, che chi non è qui al centro di Lampedusa non può cogliere, non può capire nei volti, negli sguardi di queste persone, che vedono a Lampedusa il sogno e la fine di un incubo.
Per il 150.mo delle apparizioni mariane l'UNITALSI aumenta il numero dei "treni bianchi" verso Lourdes
◊ “Vogliamo condividere un impegno per costruire una speranza”: è questo il motto dell’UNITALSI, l’associazione che organizza pellegrinaggi a Lourdes per persone in difficoltà. In occasione del 150.mo anniversario delle apparizioni della Madonna nella cittadina francese, l’associazione ha aumentato il numero dei cosiddetti “treni bianchi” verso Lourdes: un'esperienza di carità non solo per chi viaggia ma anche per chi accompagna i malati. Il servizio di Elena Mandarano.
Far del bene con la propria sofferenza e far del bene a chi soffre: è questo il messaggio che guida i volontari dell’UNITALSI, l’Associazione che accompagna e dà assistenza agli ammalati durante i pellegrinaggi, organizzando il cosiddetto “treno bianco”. Ascoltiamo Alessandro Pinna presidente della sotto-sezione di Roma dell’UNITALSI:
“E’ un treno che accompagna le persone in difficoltà a Lourdes e noi volontari facciamo assistenza a queste persone. L’emozione che si prova non si riesce nemmeno a raccontare. Molti di noi partono con l’idea che andiamo ad aiutare queste persone in difficoltà, ma alla fine queste persone in difficoltà ci hanno donato molto di più di quello che noi abbiamo dato loro. Magari noi a loro abbiamo dato le nostre mani, le nostre gambe ma loro ci hanno donato una forza per poter vivere perché hanno sempre il sorriso sulle labbra e quando torniamo sicuramente affrontiamo la vita in maniera diversa”.
Dunque la storia dell’UNITALSI si intreccia con quella di Lourdes, infatti il suo fondatore, Giovanni Battista Tomassi, costretto in carrozzella da quasi dieci anni decise nel 1903, scetticamente, di andare a Lourdes con l’intenzione ben precisa, se non avesse ottenuto la guarigione di suicidarsi in quel luogo sacro. Ma invece nella grotta dove l’Immacolata apparve a Bernadette egli si convertì e fondò un’associazione, la stessa che a 150 anni dall’apparizione continua la sua opera di bene. Ancora Alessandro Pinna:
“E’ un anno in cui riflettiamo anche sulla vita di Bernadette che in maniera molto umile ha detto sì alla Madonna e così sul suo esempio anche noi dovremmo cercare di proseguire la nostra vita dicendo sempre di sì alla Vergine Santa aiutando le persone che hanno bisogno, ma senza metterci in prima fila”.
Festa dell’Assunta in spiaggia per evangelizzare i giovani: l’iniziativa della Comunità “Nuovi Orizzonti”
◊ A Riccione, quest’anno, non è il solito Ferragosto. In questi giorni, infatti, 150 giovani laici missionari, tra i 18 e i 35 anni, sono impegnati nell’evangelizzazione di strada e di spiaggia all’insegna del tema: “Chi ha sete venga me”. L’originale iniziativa è promossa dalla Comunità “Nuovi Orizzonti”, dalle “Sentinelle del Mattino di Pasqua” e dalla Chiesa “Gesù Redentore” di Riccione, che per l’occasione resta aperta fino alle 3 di notte. Intervistata da Alessandro Gisotti, la giovane missionaria Katia Fabbri racconta la sua esperienza di evangelizzazione di strada:
R. – L’idea è proprio questa: di andare a testimoniare per le spiagge e per le strade quello che è stato l’incontro fondamentale della vita, quindi l’incontro con Gesù Risorto. L’esperienza di provare a dire quel “sì” che ha detto Maria all’Angelo, per cui portare questo “sì” anche agli altri giovani. Andare per le strade con un volantino, in coppia, come il Signore ci chiede nel Vangelo, e incontrare le persone, incontrare i cuori, fare un invito in chiesa, nei momenti di preghiera, durante la Messa o durante le animazioni in spiaggia o al concerto fuori dalla chiesa o la Via Crucis modernizzata lungo il viale principale di Riccione.
D. – Ma qual è la risposta dei giovani, in particolare, che voi incontrate? Ragazzi che, magari, sono abituati più ad andare in discoteca che in chiesa …
R. – I giovani, molti sono stati stupiti da un ascolto gratuito; un ragazzo che era fuori da un locale, ad un primo incontro con i missionari, ci ha detto: “Nessuno ci aveva mai ascoltato”. I giovani desiderano essere ascoltati e non c’è nessuno che li possa ascoltare più di Gesù. Tanti altri sono entrati in chiesa per curiosità; altri sono stati attirati dall’animazione in spiaggia … E poi, alcuni accolgono e altri no, come era per Gesù: alcuni lo hanno riconosciuto, altri no.
D. – Voi andate incontro, non aspettate che questi giovani vengano a voi …
R. – No, assolutamente, andiamo loro incontro per le strade. Ogni coppia di missionari ha una zona nella quale è stato mandato per incontrare le persone che lì ci sono. Ci sono zone più calde, dove circola più droga, zone dove ci sono i locali da ballo, ci sono coscienze sopite, alcuni non hanno mai sentito parlare di Gesù quindi c’è proprio bisogno di qualcuno che faccia la prolunga delle braccia di Gesù per potere abbracciare questi cuori; poter fornire un incontro vivo, cuore a cuore, per poi portarli davanti al Santissimo che opera i miracoli.
D. – Un’iniziativa gioiosa, della gioia autentica, rispetto magari a delle gioie effimere che caratterizzano spesso oggi il mondo giovanile …
R. – Eh sì! Cerchiamo di portare la gioia che non passa la mattina dopo, quella gioia appunto che questi ragazzi missionari hanno sperimentato nella loro vita. Perché c’è bisogno della gioia vera, c’è bisogno di ricordare al mondo che l’unico datore della gioia vera è Gesù, e i giovani hanno bisogno di questo: hanno bisogno di persone che lo testimonino con la loro vita, in maniera semplice, con uno sguardo, con una parola, con la preghiera. Il motivo della Messa rock, una Messa animata, è necessario per dire ai giovani stessi che magari non entrano in chiesa da tanto tempo, per dire loro che Gesù parla la loro lingua, parla la lingua del cuore, ed è l’unico datore della gioia vera.
L'America Latina e i Caraibi celebrano la festa dell’Assunta
◊ Festa grande oggi nei 22 Santuari mariani nazionali dell’America Latina e dei Caraibi, ma anche in decine e decine di altri Santuari in quasi tutte le città più importanti della regione. La Solennità dell’Assunta è un momento di singolare convergenza di celebrazioni religiose in tutta l’area, dal Messico al Cile, dal Pacifico all’Atlantico, nelle grandi metropoli, ma anche nei centri urbani minori, nei paesi e villaggi, nella pianura e nella montagna. Sono queste le occasioni, insieme alla festività dell’Immacolata l’8 dicembre, in cui la vocazione mariana latinoamericana, fortemente radicata dai tempi dell’arrivo degli spagnoli e dei portoghesi, si esprime con maggiore forza e devozione popolare seminando la regione di processioni, “romerias”, recite del Santo Rosario e celebrazioni eucaristiche, per onorare e venerare la Santa Virgen dormiente assunta nei cieli in corpo e anima. Sempre più viva negli ultimi anni anche la tradizione di ascoltare, tramite le onde radio, l’Angelus del Papa che spesso arriva in diretta ai più sperduti angoli del subcontinente. Non meno importante un’altra dimensione ugualmente sentita tra i popoli dell’America Latina: quella che Maria Madre di Gesù, è la Protettrice di queste nazioni, ciascuna delle quali la onora ufficialmente con il titolo di “Patrona”. Non è altro che il ricordo commosso e pieno di gratitudine a Colei che questi popoli sentono vicina dagli albori delle Repubbliche e sotto la cui guida si sono posti con filiale ubbidienza “perché, Lei, icona della bontà divina - recita una canzone popolare colombiana - non ha mai lesinato una carezza alle nostre nazioni”. Oggi, inoltre, a Quito, al centro dei lavori del Congresso Americano Missionario ci sarà proprio la festività dell’Assunta: ci si prepara intanto al lancio, domenica prossima, della Missione continentale, come deciso nella Conferenza degli episcopati latinoamericani e dei Caraibi ad Aparecida, in Brasile, nel maggio scorso. Tra l’altro il documento di Aparecida sottolinea l’importanza della pastorale mariana nelle sfide dell’evangelizzazione in quanto punto forte per far crescere i cristiani nella loro coerenza, sia come discepoli sia come missionari. (A cura di Luis Badilla)
Colombia: presentata la Settimana per la pace
◊ “Verso la pace: vita dignitosa, sviluppo e libertà” è il tema della XV Settimana per la pace 2008. Le iniziative sono presentate ieri a Bogotà dalla Conferenza episcopale colombiana alla presenza di mons. Jaime Prieto, vescovo di Barrancabermeja, mons. Héctor Fabio Henao, direttore del segretariato nazionale della Pastorale Sociale. La Settimana per la pace, che si terrà dal 7 al 14 settembre per iniziativa dell Programma per la Pace della Compagnia di Gesù, intende favorire una proposta di educazione e mobilitazione della società colombiana affinchè i cittadini, in maniera responsabile, contribuiscano con la loro vita alla costruzione della pace. (L.B.)
Il PAM annuncia un piano di aiuti per i Paesi più colpiti dal rincaro dei prezzi
◊ “Mentre un miliardo di persone povere lottano per sopravvivere nonostante il rincaro, globale e implacabile, dei prezzi dei generi alimentari e dei carburanti, sono stati sbloccati fondi per azioni tese a migliorare la situazione in varie parti del mondo”. L’annuncio – si legge sull’Osservatore Romano – viene dal Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (PAM) che deciso l'avvio di un programma di aiuti pari a 214 milioni di dollari in sedici Paesi particolarmente colpiti dall’emergenza alimentare. A fronte di una crisi dilagante - ha inoltre commentato Josette Sheeran, direttrice esecutiva del PAM – “è essenziale dare nuove risposte”. Gli aiuti saranno destinati a “fornire razioni di cibo a popolazioni molto vulnerabili, al sostentamento dei bambini lontani dalle famiglie, a dare supporto alimentare a donne incinte e a giovani il cui sviluppo fisico e mentale è minacciato”. La gran parte degli aiuti sarà però indirizzata al Corno d'Africa, soprattutto Etiopia e Somalia. “I prezzi dei generi alimentari – conclude il comunicato del PAM – non diminuiscono e le popolazioni più deboli hanno esaurito i loro sistemi di assistenza. Il nostro piano di azione mira a fornire aiuti immediati”. (S.G.)
Emergenza alimentare nello Sri Lanka per l'aumento degli sfollati
◊ In soli due mesi e mezzo oltre 75 mila persone in fuga, molte costrette a vivere all’aperto, sotto gli alberi. Questi gli allarmanti dati diffusi dall’ONU sulla situazione dello Sri Lanka del nord, la zona controllata dalle Tigri Tamil per la liberazione Eelam (LTTE), divenuta un campo di battaglia permanente e difficilmente accessibile anche agli aiuti umanitari. Il National Peace Council (NPC), gruppo che lavora per i diritti di tutte le comunità, infatti, spiega che spesso l’esercito impedisce l’invio di aiuti alla popolazione, per timore che l’LTTE se ne appropri per fini bellici. “Il benessere della popolazione – osserva il NPC – non deve essere impedito da ragioni strategiche. I civili non debbono essere usati come scudo umano, e noi chiediamo al governo di non far uso di fuoco aereo e di artiglieria nelle zone abitate. Chiediamo anche che sia stabilito un corridoio umanitario, rispettato da esercito e ribelli, con l’aiuto di Nazioni Unite e Croce Rossa, dove chi vuole possa andare e lasciare la zona di guerra per poi essere trattato con rispetto e dignità, senza essere confinato nei “campi di accoglienza”. La stessa richiesta – informa AsiaNews – è venuta dal vescovo di Mannar, mons. Jospeh Rayappu. Il governo, tuttavia, ha affermato di avere le prove che la gran parte degli aiuti umanitari per i civili sono stati presi dai separatisti e ha comunicato che l’esercito sta guadagnando terreno e riconquistando villaggi. (S.G.)
Gli artisti cristiani in Bangladesh lavorano per la nascita di una nuova accademia fondata sui valori evangelici
◊ Mettere in evidenza la propria esperienza di artisti cristiani in Bangladesh dove la maggioranza della popolazione è musulmana. E’ l’intento dei partecipanti alla riunione del “Cultural academy committe”, riunitosi di recente a Dacca, che ha anche in progetto la nascita di una nuova accademia in grado di far conoscere le opere degli artisti cristiani ad un più vasto pubblico. Si tratta in particolare di vincere un vero e proprio pregiudizio in base al quale i cristiani non sarebbero persone dotate di particolare talento poiché estranei all’espressività dell’Islam. Come riporta l’Osservatore Romano, lo scopo della nuova accademia è di creare corsi di formazione artistica ispirati ai valori trasmessi nell’Antico e Vecchio Testamento. “Gli artisti – è stato sottolineato – esprimono nelle opere i segni dei tempi che cambiano. In questo Paese, a grande maggioranza musulmana, si notano segni di innovazione e maggiore apertura”. (B.C.)
Nelle Filippine il Festival della Verità dedicato al dialogo interreligioso
◊ Si terrà il 22 e 23 agosto a Manila il “Truth Festival” organizzato dall’associazione dei Superiori religiosi delle Filippine. Si attendono 50 mila presenze per l’appuntamento dedicato alla Vergine e che quest’anno ha come tema il dialogo interreligioso. Gli organizzatori, come riporta l’Osservatore Romano, hanno dato il benvenuto a rappresentanti di fedi diverse che intendono partecipare al raduno che prevede anche importanti momenti sportivi come una regata davanti al lungomare di Manila. Inoltre troveranno spazio nei diversi dibattiti anche i temi ambientali e si avrà una particolare attenzione alla famiglia. Proprio alla famiglia è stata dedicata, nei giorni scorsi, una conferenza presso il seminario minore del Santo Rosario a Naga City; nell’occasione si è discusso della relazione tra l’educazione dei bambini e l’influenza dei media. Almeno l’80 per cento del tempo libero dei minori, secondo un recente studio, è occupato dai programmi televisivi e i genitori spesso non hanno capacità di controllo. Pertanto si sta cercando di promuovere una sana educazione cristiana all’interno della famiglia per combattere le influenze negative dei mezzi di comunicazione. (B.C.)
Giovani volontari italiani in aiuto alla popolazione bulgara
◊ Promozione umana, solidarietà con la gente del luogo e condivisione fraterna con le famiglie che vivono in estrema povertà. Questi i primi obiettivi del campo di lavoro organizzato anche quast’anno dalla "PGSTimm" (i giovani volontari stimmatini) in Bulgaria, a Rakowsky, un città ad est di Sofia. Il gruppo è attivo nel quartiere di Sekirovo, dove da diversi anni, è presente anche la Caritas ambrosiana e il suo lavoro si concluderà nei prossimi giorni. Il progetto è partito nel 2003 – informa l’Osservatore Romano – e da allora sono oltre mille i ragazzi partiti dall'Italia e diretti nella città bulgara che conta il più elevato numero di cattolici, per assistere gli anziani, aiutare i missionari e le missionarie nella costruzione di strutture per l'accoglienza o nella realizzazione di pozzi, pregare o organizzare attività di animazione con i loro coetanei del luogo. Dure le condizioni di vita a Rakowsky, a causa delle difficoltà economiche, dell'arretratezza delle strutture e dei servizi, e della conseguente fuga dei giovani. (S.G.)
Dopo due secoli sarà restaurata la facciata della Basilica del Carmine a Firenze
◊ Avranno la durata di un anno i lavori di restauro della facciata in pietra della Basilica del Carmine a Firenze, famosa per ospitare nella vicina Cappella Brancacci il celebre ciclo di affreschi di Masaccio e Masolino. Il comune fiorentino ha stanziato 300 mila euro per l’intervento che arriva dopo circa due secoli. Saranno recuperati, attraverso la ripulitura, il tetto, le decorazioni e gli intonaci degli ingressi principali e la parte nord della Basilica maggiormente esposta agli agenti atmosferici. La chiesa è dedicata alla Beata Vergine del Carmelo e sorse intorno al 1268 come convento. Il complesso fu poi ampliato nei secoli successivi fino a raggiungere nel 1476 la struttura attuale con pianta a croce latina e unica navata. Nel 1771, un incendio distrusse quasi tutta la chiesa e a seguito del quale la stessa facciata rimase definitivamente incompiuta. (B.C.)
Allarme della BCE: rallenta la crescita e aumentano i prezzi nella zona euro
◊ Resta ferma all'1,6% la crescita del prodotto interno lordo dei Paesi dell’area euro nel 2008, mentre l’anno prossimo dovrebbe calare di 0,3 punti e portarsi all’1,3%. E’ quanto sostiene la Banca Centrale Europea che nel bollettino del mese di agosto parla anche dell’aumento dell’inflazione. Nel 2008 i prezzi dovrebbero crescere dello 0,6 per cento, portandosi al 3,6 per cento. Nel 2009 invece il tasso è stato rivisto al rialzo di 0,4 punti, al 2,6 per cento. L’istituto di Francoforte vigila su questo processo ma avverte sui rischi di ulteriori rincari delle materie prime. Il quadro – affermano gli esperti – “rappresenta in parte una reazione alla forte espansione osservata nei primi mesi dell’anno”. Ci sono però altri fattori che bloccano la crescita come “la minore espansione a livello mondiale e l’effetto frenante dei prezzi del petrolio e degli alimentari”.
Attentati anti-sciiti in Iraq
Costernazione in Iraq all’indomani del doppio attentato kamikaze, ad opera di due donne, costato la vita a 19 fedeli sciiti in pellegrinaggio verso la città santa di Kerbala, per la ricorrenza della nascita del dodicesimo Imam al Mehdi. Stesso scenario anche oggi. In mattinata una bomba è esplosa nella capitale al passaggio di un autobus diretto sempre a Kerbala, provocando un morto e diversi feriti.
Pakistan
Il presidente pachistano Pervez Musharraf ha ribadito che non ha alcuna ragione di dimettersi essendo stato eletto con un ampio mandato. La dichiarazione – riportata dall’agenzia indiana Press Trust of India – giunge proprio nel giorno in cui si sono susseguite sempre più insistentemente voci intorno alla sua decisione di rassegnare le dimissioni prima della presentazione della mozione di impeachment, a fronte della garanzia di una libera uscita senza ulteriori strascichi legali o politici.
Accordo Stati Uniti - Libia sugli indennizi
Stati Uniti e Libia hanno firmato un accordo sui risarcimenti alle vittime degli attacchi compiuti dalle due parti negli anni ottanta, aprendo la strada alla normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi. L’intesa, firmata ieri a Tripoli, riguarda l’attentato libico del 1988 contro un volo della Pan American nei cieli di Lockerbie, in Scozia, costato la vita a 270 persone, e quello contro la discoteca ‘La Belle’ di Berlino, in cui nel 1986 morirono tre persone. Gli Stati Uniti pagheranno per i raid aerei americani condotti nel 1986 sulla capitale libica e sulla città di Bengasi, che fecero 41 morti. In un messaggio al leader libico Muammar Gheddafi, il presidente Bush ha espresso “soddisfazione per il livello raggiunto dalle relazioni bilaterali”.
Paraguay: oggi l'insediamento del presidente Lugo
Tutto è pronto ad Asuncion in Paraguay per la cerimonia di investitura ufficiale del neo presidente Fernando Lugo, il 48 esimo capo di Stato paraguaiano. Al palazzo presidenziale de los Lopez sono attesi 11 presidenti latinoamericani e una novantina di delegazioni straniere. Con la vittoria alle elezioni del 20 aprile scorso, Lugo ha messo fine a 61 anni di potere ininterrotto del Partito Colorado guidando una coalizione formata da 12 tra partiti e movimenti di centro-sinistra.
USA: gli americani di origine europea presto in minoranza
Negli Stati Uniti, nel giro di una quarantina di anni, quelle che sono le attuali minoranze etniche diventeranno la maggioranza della popolazione. Gli americani di origine europea saranno superati da quelli di origine ispanica, asiatica e afroamericana. La previsione è contenuta nell’ultima ricerca demografica del Census Bureau statunitense secondo la quale il fenomeno è già in atto in diverse Contee. Fissata nel 2042 la data entro la quale si raggiungerà la parità. A crescere maggiormente fra le varie etnie, gli ispanici che si triplicheranno passando da circa 47 milioni di oggi agli oltre 132 milioni entro la metà del secolo.
Vertice in Africa australe
La situazione nello Zimbabwe, con lo stallo dei negoziati sul governo di unità nazionale, sarà al centro del summit della Comunità di Sviluppo dell’Africa Australe (SADC) che prende il via domani in Sudafrica. Proprio con questo obiettivo – per ammissione del suo stesso entourage - è atteso a Johannesburg il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe. Al vertice parteciperà anche il leader dell’opposizione Morgan Tsvangirai ed altri membri del suo partito, dopo la restituzione dei passaporti da parte delle autorità di Harare.
Pirati in Somalia
Pirati in azione al largo della Somalia. Martedì scorso hanno sequestrato una nave cargo thailandese con a bordo 28 membri di equipaggio mentre la settimana scorsa hanno preso un rimorchiatore battente bandiera nigeriana. Dallo scorso 20 luglio i pirati hanno ancora nelle loro mani una nave giapponese.
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 228
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