RADIOVATICANA

RADIOGIORNALE

Anno XLVIII n. 196 - Testo della trasmissione di mercoledì 14 luglio 2004

 

Sommario

 

IL PAPA E LA SANTA SEDE:

Decimo giorno di Giovanni Paolo II in Valle d’Aosta: anche oggi escursione ad alta quota per il Santo Padre, che ieri ha incontrato le suore carmelitane del convento Mater Misericordiae. La cronaca dell’inviato di Avvenire, Salvatore Mazza, e la riflessione del priore della comunità monastica valdostana di Fove, Giuseppe Spampinato, sulle vacanze come tempo dello spirito.

           

OGGI IN PRIMO PIANO:

Decine di morti e milioni di senzatetto per le alluvioni che colpiscono India, Bangladesh e Nepal. L’intervento della Chiesa nelle regioni colpite: con noi, padre Alfio Coni

 

Oggi la Chiesa ricorda San Camillo De Lellis: nei malati vedeva Cristo

 

Vacanze e solidarietà: la proposta dei salesiani: ce ne parla don Umberto De Vanna.

 

CHIESA E SOCIETA’:

Nella Repubblica democratica del Congo si susseguono gli interventi dei partecipanti al Congresso internazionale di missiologia “tertio millennio

 

Si è aperta ufficialmente a Seul la causa di beatificazione di Paul Yun Ji-Chung e dei suoi 123 compagni martiri

 

Prosegue in Thailandia la XV Conferenza internazionale sull’Aids

 

La guerra in Costa d’Avorio è un affare troppo lucrativo per essere fermato. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’International Crisis Group

 

Verranno trasferiti a Caltanissetta i 37 profughi dell’imbarcazione tedesca Cap Anamur

 

“John Paul - we love you”. E’ il titolo del libro testimonianza della Giornata mondiale della gioventù del 1995, riconosciuta dal Guinness dei primati 2004 come l’evento che ha radunato più persone nella storia

 

“Da Tintoretto a Rubens”: lo slogan che accompagna la rassegna di singolare prestigio che si è aperta ieri a Genova, fino al prossimo novembre, presso il teatro del Falcone di Palazzo Reale.

 

24 ORE NEL MONDO:

Almeno 10 morti in un attentato in Iraq, dove ieri è stato decapitato un ostaggio bulgaro. Pubblicato il rapporto sul ruolo dei servizi segreti britannici nella guerra a Saddam

 

In Israele, il premier Sharon avvierà domenica i negoziati per la formazione di un governo di unità nazionale con i laburisti di Peres

 

In Italia, intervento di Berlusconi in Parlamento sulla verifica di governo. Varata ieri la legge sul conflitto di interessi.

 

 

IL PAPA E LA SANTA SEDE

14 luglio 2004

 

 

DECIMO GIORNO DI GIOVANNI PAOLO II IN VALLE D’AOSTA:

ANCHE OGGI ESCURSIONE AD ALTA QUOTA PER IL SANTO PADRE,

CHE IERI HA VISITATO LE SUORE CARMELITANE DEL CONVENTO MATER MISERICORDIAE.

LA RIFLESSIONE DEL PRIORE DELLA COMUNITA’ MONASTICA VALDOSTANA DI FOVE,

 GIUSEPPE SPAMPINATO, SUL VIVERE LE VACANZE COME TEMPO DELLO SPIRITO

- A cura di Alessandro Gisotti -

 

Decimo giorno, oggi, del Papa a Les Combes, tra le amate Alpi valdostane. Giovanni Paolo II, come di consueto, è uscito nella mattinata per un’escursione, che probabilmente durerà tutta la giornata. Per una cronaca dei momenti più significativi di queste ultime ore, Alessandro Gisotti ha raggiunto telefonicamente in Valle d’Aosta, l’inviato del quotidiano Avvenire, Salvatore Mazza:

 

**********

R. - Oggi è una giornata davvero splendida. Il Papa, infatti, è uscito molto prima rispetto agli altri giorni, poco dopo le 10, ed è prevedibile che stia fuori parecchio.

 

D. - Ieri, al ritorno dalla sua escursione, il Papa si è fermato al convento Mater Misericordiae delle suore carmelitane, luogo significativo per Giovanni Paolo II …

 

R. - Sicuramente molto significativo perché lui, nell’‘86, quando fece la visita pastorale alla diocesi di Aosta, benedisse la prima pietra del convento. Tre anni dopo, nell’‘89, quando venne per la prima volta in Valle d’Aosta per il soggiorno estivo, inaugurò questo convento. Quindi ieri, si è fermato al convento per salutare queste suore, alle quali ovviamente, in qualche modo, è molto legato.

 

D. - In questi giorni il Santo Padre sta dispensando sorrisi soprattutto ai bambini che lo attendono vicino allo chalet. Insomma, è davvero di buon umore… Come di consueto si può dire che la montagna fa bene a Papa Wojtyla?

 

R. - Veramente sì, perché il Papa appare sorridente, abbronzato, di ottimo umore e quindi credo che davvero questo sia un momento di grande contentezza per lui. Si sta riposando, sta godendo questa montagna che gli piace moltissimo, si vede che sta bene e si vede che gli ha giovato molto.

 

D. - La preghiera e la contemplazione dello straordinario paesaggio sono parti importanti di questo soggiorno valdostano, ma si sa che il Papa legge molto in questi giorni. E’ trapelato qualcosa sulle letture che sta prediligendo?

 

R. - Si sa che il Papa predilige soprattutto opere di filosofia, di antropologia ... Quest’anno, a quanto pare, nel suo bagaglio c’era anche un pezzo di critica letteraria sul teatro, un testo in polacco, e queste sono le sue letture preferite.

**********

 

Non molto distante da Les Combes, dove il Papa sta trascorrendo il suo soggiorno estivo, si trova la Comunità monastica di Fove. Al priore Giuseppe Spampinato, Alessandro Gisotti ha chiesto una riflessione sul senso della vacanza, prendendo spunto dall’invito del Santo Padre a riscoprire in questo tempo la “dimensione interiore dell’esistenza umana”:

 

**********

R. – Salvare la vacanza significa anche salvare la festa. Se non si salva la festa e la vacanza noi perdiamo la nostra identità. Il grande recupero della vacanza dovrebbe essere quello dei rapporti con la famiglia, lo stare insieme…

 

D. – Nella sua esperienza di priore di una comunità monastica, come vive l’esperienza del silenzio, del raccoglimento per ascoltare Dio?

 

R. – Per noi è fondamentale il silenzio.  Quel silenzio che poi porta al ‘grande silenzio’, che è l’incontro con l’Eucaristia. Nella situazione logistica in cui siamo qui, in questo centro di formazione, in questa comunità in Valle d’Aosta, un villaggio appartatissimo, c’è anche un silenzio fisico.

 

D. – Secondo lei quanto sono attenti oggi i fedeli a questo invito del Papa al raccoglimento, al silenzio, al fare delle vacanze un tempo per dedicarsi alla riscoperta della dimensione interiore dell’esistenza umana?

 

R. – C’è un grande desiderio. Una cosa è, però, l’attenzione, la proposta che ti dà il Papa, che ti esorta, ti indica una strada, dove c’è un’umanità molto desiderosa di questo, dall’altra manca però una via di mezzo, qualcuno che ‘sbricioli’ l’esortazione e la traduca in realtà. L’annuncio, cioè, è una cosa meravigliosa, ma questo annuncio va spezzettato. Sono rientrato ieri da Israele, dove conduciamo due volte all’anno dei periodi di spiritualità proprio a Gerusalemme, tutte incentrate sul silenzio. Man mano che si recupera il silenzio, allora c’è l’accostamento a qualche luogo della Terra Santa, e la gente ritorna entusiasta, perché il silenzio è il grande protagonista.

 

D. – Quest’estate, dunque, si rinnova l’appuntamento tradizionale, delle settimane estive di Fove. Un modo di vivere le vacanze in modo non tradizionale… Ce ne può parlare?

 

R. – Sì, le nostre settimane hanno come fondamento sempre il silenzio. Proponiamo ai nostri partecipanti di vivere la realtà dove viviamo, che è un luogo di grande silenzio, dal 18 al 25 con la Settimana biblica, il cui tema è proprio lo “Shema”, in israeliano “ascolta”; e dal 15 al 22 di agosto con la Settimana di spiritualità liturgica tra Oriente ed Occidente di cui quest’anno il tema è proprio la parola nella liturgia, attraverso l’esperienza delle diverse Chiese di Oriente ed Occidente.

**********

 

 

=======ooo=======

 

 

OGGI SU “L’OSSERVATORE ROMANO”

 

 

"Infuriano orrore e violenza" è il titolo che apre la prima pagina, in riferimento all'Iraq: ennesimo attentato dinamitardo insanguina Baghdad, decapitato un civile bulgaro.

Sempre in prima la fotonotizia dal titolo "Il saluto del Santo Padre alla comunità carmelitana di Quart".

 

Nelle vaticane, l'omelia del cardinale Fiorenzo Angelini nella Santa Messa ad un anno dalla morte di padre Carlo Cremona.

 

Nelle estere, per la rubrica dell' "Atlante geopolitico" un articolo di Pierluigi Natalia dal titolo "L'annosa e irrisolta tragedia ugandese".

 

Nella pagina culturale, un articolo di Clotilde Paternostro sulla mostra retrospettiva di Mimmo Rotella al Castello di Sasso Corbaro a Bellinzona.

 

Nelle pagine italiane, conflitto di interessi: dalla Camera il via definitivo alla legge.

 

 

=======ooo=======

 

 

OGGI IN PRIMO PIANO

14 luglio 2004

 

 

DECINE DI MORTI E MILIONI DI SENZATETTO PER LE ALLUVIONI

CHE COLPISCONO INDIA, BANGLADESH E NEPAL.

 L’INTERVENTO DELLA CHIESA NEL NORD DEL BANGLADESH

- Intervista con padre Alfio Coni -

 

Almeno 160 vittime e milioni di senza tetto: è tristemente destinato a crescere il bilancio delle inondazioni che si sono abbattute su India, Bangladesh e Nepal. In India, il Paese più colpito, il governo ha stanziato oltre 2 miliardi di rupie (circa 43 milioni di dollari) per i primi interventi. I soccorsi, tuttavia, procedono lentamente, mentre le condizioni meteorologiche sono destinate a peggiorare. Più colpiti sono gli stati di Assam, Bihar e West Bengala dove almeno 10 milioni di persone combattono contro le inondazioni. Anche nei vicini Bangladesh e Nepal la situazione è disperata. Su quanto sta accadendo in Bangladesh, Roberto Piermarini ha raggiunto telefonicamente nella capitale Dacca, il padre saveriano Alfio Coni, da oltre 30 anni missionario nel Paese asiatico:

 

**********

R. – Quest’anno, le piogge sono state più intense dell’anno scorso, per cui l’acqua è aumentata un po’ alla volta e abbiamo questo fenomeno delle alluvioni. La zona infatti è paludosa e l’acqua rimane stagnante.

 

D. – Com’è la situazione nel Nord? Si parla di decine di migliaia di senzatetto …

 

R. – Qui i giornali locali parlano di circa tre milioni di persone che si trovano in condizioni molto precarie, perché i villaggi si sono allagati come pure i campi, per cui anche i raccolti che stavano maturando, purtroppo sono andati persi!

 

D. – Padre Coni, come mai tanti senzatetto in Bangladesh per queste calamità naturali?

 

R. – Perché qui nella zona rurale del Paese, che è quasi tutto il Bangladesh, le case sono fatte di fango e bambù, per cui quando le abitazioni vengono allagate, un po’ alla volta il fango si scioglie e le case crollano. E allora, abbiamo questo fenomeno dei senzatetto, purtroppo.

 

D. – La popolazione come convive con questa realtà?

 

R. – I bengalesi si adattano molto facilmente a tutte le situazioni, e anche questa la prendono – diciamo – con una certa filosofia, nel senso che non ne fanno un grande dramma. Sanno che tutti gli anni è così e cercano di sbarcare il lunario come meglio possono.

 

D. – Che cosa fa la Chiesa per aiutare questa popolazione?

 

R. – Normalmente, si cerca di raccogliere il maggior numero di queste persone in zone dove è possibile dar loro asilo, cibo e vestiti. In quasi tutte le missioni su al Nord, si fa questo lavoro.

 

D. – Il governo di Dacca è pronto per far fronte a questa emergenza?

 

R. – A dire il vero, non tanto. Danno un pochino di riso, ma è una miseria: possono andare avanti uno o due giorni. Come vestiti, danno un sari o due, ma sono proprio una miseria rispetto alle esigenze che ci sarebbero.

**********

 

 

OGGI LA CHIESA RICORDA SAN CAMILLO DE LELLIS: NEI MALATI VEDEVA CRISTO

- Servizio di Sergio Centofanti -

 

**********

San Camillo De Lellis nasce a Bucchianico presso Chieti in Abbruzzo il 25 maggio dell’Anno Santo del 1550: era Domenica di Pentecoste. Fino a 25 anni trascorre una vita ribelle e disordinata, resistente ad ogni tipo di educazione. Figlio di un capitano di fanteria, si dà alla vita militare. Ma la sua grande passione è il gioco d’azzardo. Perde tutto, anche la camicia, e comincia a vivere di espedienti ed elemosine. Riesce a trovare lavoro in un convento di cappuccini: porta carichi di pietre e calce per i muratori. Ma una piaga ulcerosa ad un piede lo costringe ad andare nell’ ospedale romano di san Giacomo dove si scontra per la prima volta con la realtà dei malati. Sono trattati malissimo, ammucchiati l’uno sull’altro, in condizioni igieniche pessime, spesso malmenati e se considerati inguaribili buttati di peso fuori dalla porta dell’ospedale. A cambiare però la vita di Camillo sono state le parole di un frate incontrato durante un viaggio a San Giovanni Rotondo. Il religioso gli dice: “Dio è tutto. Il resto è nulla. Bisogna salvare l’anima che non muore…”.

 

Camillo scoppia in un pianto amaro: in un attimo prende coscienza di quella che è stata la sua esistenza e decide di cambiare radicalmente. Ha 25 anni. Vuole farsi frate cappuccino. Ma i suoi progetti falliscono: non è accettato a causa della piaga al piede e deve tornare in ospedale. Qui deciderà di passare il resto della sua vita. Comprende che questo è il posto che Dio ha scelto per lui. Fonda l’Ordine dei Ministri degli Infermi, riconosciuto nel 1586 da Papa Sisto V. I suoi ospedali sono rivoluzionari per l’epoca: i malati - dice - “sono i nostri signori e padroni”.

 

In essi vede Cristo e capita che  chieda loro la grazia e il perdono dei propri peccati, come se fossero il Signore stesso. Ai suoi compagni dà la regola di curare gli infermi “con la tenerezza di una madre per il suo unico figlio malato”. E in effetti un biografo dell’epoca scrive: “faceva agli infermi li uffici e carità più umili e bassi con molto maggior affetto, intelletto e carità di una madre”. I malati li accoglie lui stesso abbracciandoli e baciandogli i piedi. E rinuncerà al governo dell’Ordine per curarli personalmente.

 

Quindi ai tra voti di povertà castità e obbedienza ne aggiunge un quarto: quello di “perpetua assistenza corporale e spirituale ai malati, ancorché appestati”. E non gli bastano i malati che bussano alla sua porta. San Camillo infatti diceva: “Quando non si trovassero poveri nel mondo gli uomini dovrebbero andare a cercarli e cavarli di sotto terra per far loro del bene e usar loro misericordia”. E’ la stessa misericordia che il santo aveva provato su di sé quando ricordava: “sono stato un gran peccatore, giocatore e uomo di mala vita”. San Camillo De Lellis muore a Roma il 14 luglio 1614. Nel 1746 Benedetto XIV lo proclama santo. Leone XIII lo dichiara Patrono dei malati, Pio XI Patrono degli infermieri e Paolo VI Protettore particolare della sanità militare italiana.

 

Oggi i Chierici Regolari dei Ministri degli Infermi sono circa 1100 con 153 case e 113 ospedali e case di cura diffusi in tutti i continenti: 100 mila i ricoveri annuali, 16.500 i laici assunti. La famiglia camilliana tra religiosi, religiose e terziari comprende circa 7 mila persone. Loro caratteristica è la Croce rossa cucita sul petto, espressione della Redenzione operata col Sangue di Cristo.

**********

 

 

VACANZE E SOLIDARIETA’: LA PROPOSTA DEI SALESIANI

- Intervista con don Umberto De Vanna -

 

Vacanze in sacco a pelo, con chi, dove, quando. E’ il supplemento dedicato all’estate pubblicato con la rivista salesiana Dimensioni Nuove edita da Elledici. Il libretto propone suggerimenti per chi vuole trascorrere le vacanze all’insegna della solidarietà, della natura e della formazione. Campi di lavoro, di studio, ritiri spirituali in Italia, in Europa e anche negli altri continenti con lo scopo di vivere un’esperienza nuova insieme ad altri giovani. Francesca Smacchia ha intervistato don Umberto De Vanna, direttore della rivista Dimensioni Nuove.

 

**********

R. – Ci sono oltre 180 opportunità di passare vacanze alternative, per i giovani dai 16 anni in su. Si tratta di esperienze di ogni tipo: di volontariato all’estero, esperienze di campi di lavoro, di spiritualità, orientamento all’università per quelli che hanno fatto la maturità, campi di animazione, attività sportive.

 

D. – E questo tipo di esperienze che significato hanno per i giovani?

 

R. – Il nostro desiderio è quello di offrire delle opportunità perché i ragazzi facciano delle esperienze che diventino orientamento alla vita, per aprirsi alla vita in modo diverso.

 

D. – Nel mondo giovanile delle vacanze, quanta domanda c’è in progetti di questo tipo?

 

R. – Gli indirizzi, che sono così tanti, indicano che davvero sono esperienze molto frequentate.

 

D. – Ci può fare un esempio di campo di lavoro, di studio, ritiro spirituale…

 

R. – Io sono salesiano e penso alle esperienze del movimento giovanile salesiano. Dopo un anno di preparazione, durante l’estate si fanno campi qualificanti, destinati in modo particolare ai giovani più preparati, a quelli che vogliono dirsi disponibili a continuare poi nell’attività l’anno seguente. Ci sono poi le esperienze all’estero, che prevedono anche queste però un periodo di formazione durante l’anno. Per esempio, tre mesi in Sud America, Perù, oppure in Africa, Nigeria e Kenya.

 

D. – Conosce i giovani che hanno fatto questo tipo di esperienze? Che cosa ne hanno ricavato?

 

 R. – In genere la sorpresa di molti giovani è quella di trovarsi tra altri come loro di cui non conoscevano l’esistenza, e quindi scoprire che ci sono dei giovani che si impegnano, che fanno questi campi da tempo, e che c’è un modo diverso di vivere. Questo li entusiasma davvero.

**********  

 

 

=======ooo=======

 

 

CHIESA E SOCIETA’

14 luglio 2004

 

 

CONTINUA FINO AL 17 LUGLIO NELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO

IL CONGRESSO INTERNAZIONALE DI MISSIOLOGIA “TERTIO MILLENNIO”

- A cura di padre Joseph Ballong -

 

**********

KINSHASA. = La seduta plenaria di questa mattina è iniziata con una relazione di mons. Felix Anthony Machado, sotto-segretario del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Il prelato ha ribadito che la missione integrale della Chiesa comporta il dialogo interreligioso e l’inculturazione della fede, sottolineando che non esiste conflitto tra annunciare Cristo e impegnarsi nel dialogo interreligioso. Questi due elementi, quindi, sono iscritti nella missione della Chiesa verso la persona umana e sono due attività distinte, che non si possono intercambiare. La tavola rotonda tenutasi ieri pomeriggio era stata dedicata alla situazione attuale e alle prospettive continentali della missione. Per nutrire gli scambi e il dibattito dei congressisti, un rappresentante di ogni continente ha presentato i problemi e le sfide della Chiesa nella sua zona geografica. Per l’Asia è stato letto il testo inviato dal cardinale Ivan Dias, arcivescovo di Bombay, che non è potuto intervenire. Evocando le sfide al cattolicesimo nel continente asiatico, egli ha messo in rilievo l’importanza del dialogo tra le religioni e le culture e la necessità per la Chiesa, minoritaria, della testimonianza delle opere di carità. Con il suo messaggio, la Chiesa deve anche aiutare il mondo asiatico multireligioso a passare dalle tenebre alla luce, dalla menzogna alla verità e dalla mortalità all’immortalità. Il rappresentante del Consiglio episcopale latinoamericano (CELAM), mons. Pierre-Antoine Paulo, vescovo coadiutore di Port-de-Paix a Haiti, ha mostrato le similitudini esistenti tra la Chiesa in Africa e la Chiesa in America Latina nel campo della missione ‘ad gentes’. Infine, le principali sfide della missione nell’Europa di oggi sono state presentate da mons. José Vilaplana Blasco, vescovo di Santander e presidente della Commissione episcopale di pastorale in Spagna. Queste principali sfide della missione in Europa sono la perdita dell’identità cristiana, un’antropologia senza Dio e senza Cristo che riduce a livello di semplici fenomeni culturali le manifestazioni della fede e della pietà popolare, e la carità ad una semplice attività filantropica.

**********

 

 

LA SCHIERA DI BEATI DELLA SUD COREA ANDRA’ AD ARRICCHIRSI DI NUOVI ESEMPI DI TOTALE DEDIZIONE AL VANGELO.

APERTA UFFICIALMENTE A SEUL LA CAUSA DI BEATIFICAZIONE DI PAUL YUN JI-CHUNG E DEI SUOI 123 COMPAGNI MARTIRI

 

SEUL. = In Corea del Sud, lo scorso 5 luglio, festa di Sant’Andrea Kim Tae-gon, primo sacerdote coreano e patrono del clero locale, si è aperta la fase diocesana della causa di beatificazione del servo di Dio Paul Yun Ji-chung e dei suoi 123 compagni. A istruire il processo, riferisce l’agenzia di stampa Asia News, sarà mons. Michael Pak Jeong, affiancato da padre Joseph Rhee Chan-woo, delegato episcopale, e da altri sacerdoti con funzioni notarili. Paul Yun Ji-Chung e i 123 compagni martiri furono torturati e uccisi in ‘odium fidei’ nel 1791, agli albori dell’introduzione del cristianesimo in Corea. La Chiesa locale venera già 103 martiri, canonizzati nel 1984 a Seul da Giovanni Paolo II, nella prima cerimonia di canonizzazione avvenuta al di fuori del Vaticano. La Santa Sede, inoltre, ha dato alla Chiesa coreana l’autorizzazione per un’altra causa di beatificazione, quella relativa al servo di Dio padre Thomas Choe Yang-eop, il secondo sacerdote coreano, vissuto nel secolo XIX. (B.C.)

 

 

PROSEGUE IN THAILANDIA LA XV CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL’AIDS.

PRESENTATE OGGI DALL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ LE LINEE GUIDA

PER LIMITARE LA TRASMISSIONE DEL VIRUS DALLA MADRE AL FIGLIO.

WASHINGTON, INTANTO, HA RISPOSTO ALLE DICHIARAZIONI DI ANNAN

SULL’IMPEGNO DEGLI STATI UNITI NELLA LOTTA ALL’HIV

- A cura di Maurizio Pascucci -

 

**********

BANGKOK. = “Gli Stati Uniti devolvono più di ogni altro Paese a favore della lotta contro l’Aids e più di ogni altro anche a favore del Fondo Globale. Abbiamo contribuito nella misura del 36 per cento di tutti i versamenti finora fatti: sono 547 milioni di dollari quest’anno ed altri 200 milioni richiesti per gli anni a venire”. Il portavoce del dipartimento di Stato americano, Richard Boucher, ieri non ha esitato a parlare di cifre. Per il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, tuttavia, i fondi messi a disposizione dagli Stati Uniti non sarebbero sufficienti. Annan ha detto di aver sperato che Stati Uniti e Unione Europea mettessero sul tavolo un miliardo di dollari per combattere l’Aids a livello globale, ma non è stato così. “Sentiamo molto parlare di armi di sterminio e di terrorismo - ha detto il capo del Palazzo di Vetro - e ci preoccupano le armi di sterminio perché hanno la capacità di uccidere migliaia di persone. Qui abbiamo un’epidemia che uccide milioni di persone”.

**********  

 

 

LA GUERRA IN COSTA D’AVORIO E’ UN AFFARE TROPPO LUCRATIVO PER ESSERE FERMATO.

E’ QUANTO EMERGE DALL’ULTIMO RAPPORTO DELL’INTERNATIONAL CRISIS GROUP, ORGANIZZAZIONE NON PROFIT

CHE MONITORA I CONFLITTI NEL MONDO

 

YAMOUSSOUKRO. = In Costa d’Avorio “l’impasse politico è eccezionalmente lucrativo quasi per tutti, tranne che per i cittadini ordinari”. E’ quanto si legge nel rapporto dell’International Crisis Group (Icg), un’organizzazione non profit con sede a Bruxelles che esegue il monitoraggio sui conflitti nel mondo. “Gli attuali attori politici - scrive l’Icg - hanno capito che la guerra si può usare come eccellente mezzo di arricchimento e che essi potrebbero trarre svantaggio dal ritorno alla pace e alla sicurezza”. Per questo motivo, gli esperti dell’organizzazione suggeriscono che “la comunità internazionale, in particolare la Comunità economica dei Paesi dell’Africa occidentale” (Cedeao) affrontino la situazione in modo più determinato. Dopo mesi di stallo tra il governo e gli ex-ribelli, che mesi fa hanno abbandonato l’esecutivo di unità nazionale in segno di protesta, riferisce l’agenzia Misna, si attendono ora gli esiti dei nuovi colloqui, fissati per il prossimo 29 luglio ad Accra, in Ghana. I leader regionali dovranno rinnovare i propri sforzi per sbloccare il corto-circuito politico che da quasi due anni, dal 19 settembre 2002, ha prodotto gravi ripercussioni economiche nel Paese, uno dei primi esportatori di cacao al mondo. (B.C.)

 

 

VERRANNO TRASFERITI A CALTANISSETTA I 37 PROFUGHI DELL’IMBARCAZIONE TEDESCA CAP ANAMUR.

BERLINO, INTANTO, HA CHIESTO NUOVAMENTE LA SCARCERAZIONE DEL COMANDANTE DELLA NAVE,

FINITO IN MANETTE PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA

 

PALERMO. = Ancora in primo piano la vicenda dei 37 profughi dell’imbarcazione Cap Anamur. Stamani è stato deciso il trasferimento a Caltanissetta degli uomini soccorsi lo scorso 20 giugno nel Canale di Sicilia dalla nave dell’associazione umanitaria tedesca e sbarcati lunedì a Porto Empedocle, dopo una lunga attesa in acque internazionali. La commissione per i rifugiati del Viminale, intanto, è ad Agrigento per esaminare le richieste d’asilo degli immigrati africani mentre restano nel carcere di Petrusa Elias Bierdel, Stefan Schmidt e Vladimir Dhchkevitch, comandante, armatore e primo ufficiale della Cap Anamur, arrestati dalla polizia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il governo tedesco, dopo aver respinto l’istanza di asilo politico dei 37 uomini soccorsi dalla Cap Anamur, è intervenuto ieri sui tre arresti. Il ministro per la cooperazione, Heidemarie Wieczorek-Zeul, infatti, ha chiesto la scarcerazione immediata di Elias Bierdel. L’attenzione pubblica, comunque, rimane focalizzata sui risvolti umanitari della vicenda. “Di fronte a delle vite in pericolo - si legge oggi sull’Osservatore Romano - la scelta fra ragioni umanitarie e ragioni politiche deve essere perentoria: è sempre prioritario adempiere al dovere di soccorrere delle persone di qualsiasi nazionalità esse siano”. “L’indegno spettacolo di una nave alla deriva, con il suo carico di uomini disperati - sottolinea ancora il quotidiano Vaticano - non può rassicurare molto neanche chi si affaccia comodamente da coste massicciamente sorvegliate. A meno di non diventare schiavi del proprio egoismo”. (B.C.)

 

 

128 PAGINE PER RIPERCORRERE LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’ A MANILA.

L’INCONTRO DEL 1995, GUINNESS DEI PRIMATI PER AVER RADUNATO AL LUNETA PARK 5 MILIONI DI RAGAZZI,

E’ PROTAGONISTA DEL VOLUME “JOHN PAUL - WE LOVE YOU”

 

MANILA. = “John Paul - We Love You”. E’ il titolo del libro testimonianza della Giornata mondiale della gioventù del 1995, riconosciuta dal Guinness dei Primati 2004 come l’evento che ha radunato più persone nella storia. Il volume, di 128 pagine in tutto, cristallizza nelle immagini il ricordo di quello storico appuntamento. Il coautore, Peachy Yamsuan (ex direttore dell’agenzia Ucan e attuale coordinatore dell’arcidiocesi di Manila e Jesselynn de La Cruz), ha, infatti, commissionato a sette fotografi di raccogliere le foto più emblematiche dell’evento, che ha visto accorrere al Luneta Park di Manila 5 milioni di giovani da ogni parte del mondo. Il volume è stato finanziato dall’ambasciatore filippino presso la Santa Sede, Francisco Alba. Il ricavato, ha reso noto quest’ultimo, nel corso della presentazione del libro, “sarà devoluto alle parrocchie filippine a sostegno dei loro progetti di carità”. “Questo progetto - ha detto, invece, l’arcivescovo di Davao, Fernando R. Capalla, presidente della Conferenza episcopale - ci riporta alla memoria un momento molto importante per la Chiesa delle Filippine. La visita del Papa nel nostro Paese è e rimarrà sempre un ricordo ben impresso nei nostri cuori e nelle nostre menti”. (B.C.)

 

 

“DA TINTORETTO A RUBENS”: E’ LO SLOGAN CHE ACCOMPAGNA LA RASSEGNA DI SINGOLARE PRESTIGIO

CHE SI E’ APERTA IERI A GENOVA, CAPITALE DELLA CULTURA 2004.

LA MOSTRA SARA’ APERTA AL PUBBLICO FINO AL PROSSIMO NOVEMBRE, PRESSO IL TEATRO DEL FALCONE DI PALAZZO REALE

- A cura di Dino Frambati -

 

**********

GENOVA. = Ha il merito di riunire quella che fu una delle maggiori e più qualificate collezioni di arte, bibliografia, sculture, stampe e prodotti di arti decorative, ricca di quasi 180 pezzi dell’Europa del ‘700, la mostra “Da Tintoretto a Rubens”, manifestazione di Genova 2004 presso il Teatro del Falcone di Palazzo Reale. La raccolta è stata realizzata all’epoca da Eugenio, Gerolamo e Marcellino Durazzo, appartenenti a una stirpe tra le più storiche vissute all’ombra della Lanterna, e che fu proprietaria del magnifico palazzo genovese, oggi sede della rassegna, per 140 anni; collezione che però, in seguito, si disperse per vari motivi e vicissitudini in diverse parti d’Europa e del mondo. Con questa manifestazione, organizzata nell’ambito dell’anno in cui il capoluogo ligure è capitale della Cultura, si ottiene lo scopo non di poco conto, di riunire nuovamente queste opere nell’identica dimora. Torna così, dopo esserne uscita 160 anni fa, la Cena del Veronese, ma anche le tavole fiamminghe del 400esco trittico del maestro dell’Adorazione di Torino. All’attenzione dei visitatori c’è poi anche un inedito Gesù Bambino dormiente di Filippo Parodi, mentre dal British Museum sono arrivati per la rassegna i fogli del taccuino di Fragonard, con schizzi della grande quadreria risalenti all’estate del 1761. Rilevanti presenze poi, sulle pareti della mostra, il ritratto di Marcello Durazzo e della sua giovane moglie, Caterina Balbi, commissionati dal padre di quest’ultima e usciti dal pennello di Van Dyck. La rassegna resterà aperta fino a novembre.

**********

 

 

=======ooo=======

 

 

24 ORE NEL MONDO

14 luglio 2004

 

 

- A cura di Amedeo Lomonaco -

 

Ennesima strage in Iraq. Un’autobomba è esplosa questa mattina, a Baghdad, provocando la morte di almeno 10 persone ed oltre 40 feriti. Il premier iracheno Iyad Allawi, commentando questo nuovo episodio di violenza, ha affermato che l’azione terroristica potrebbe essere una risposta dei guerriglieri alla recente campagna di arresti a Baghdad. Nell’ambito di operazioni condotte dalla polizia è stato catturato questa mattina, nella capitale, un ex alto ufficiale dei servizi segreti di Saddam Hussein insieme ad altre quindici persone. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

**********

L’attentato, compiuto nel giorno del 46.mo anniversario della caduta della monarchia in Iraq, è il più grave da quando, lo scorso 28 giugno, è stato ufficializzato il passaggio di poteri al governo di Baghdad. La deflagrazione è avvenuta davanti all’ingresso della cosiddetta “Zona Verde”, l’area della capitale che ospita la sede del comando delle forze statunitensi e del governo provvisorio iracheno. In questo scenario dominato dall’odio si deve purtroppo aggiungere che ieri è stato decapitato uno dei due ostaggi bulgari, il trentenne Gheorghi Lazov. La drammatica notizia è stata diffusa dalla televisione del Qatar, al Jazeera, che ha ricevuto il video dell’esecuzione. Nel filmato, non trasmesso dall’emittente araba, i sequestratori hanno anche minacciato di uccidere il secondo ostaggio bulgaro se non saranno rilasciati prigionieri iracheni entro 24 ore. Poco dopo la conferma dell’assassinio del cittadino bulgaro da parte del governo di Sofia, che ha dichiarato di non voler ritirare il proprio contingente dall’Iraq prima del termine prefissato, l’esecutivo di Manila ha iniziato, invece, a rimpatriare le sue truppe per ottenere il rilascio del camionista filippino. La decisione delle Filippine è stata criticata dall’amministrazione americana che considera il rimpatrio anticipato del contingente inviato da Manilia, inizialmente fissato per il prossimo 20 agosto, un “messaggio sbagliato inviato ai terroristi”. E’ stato da poco pubblicato, infine, il rapporto Butler sul lavoro svolto dai servizi segreti britannici prima della guerra in Iraq. Tre i passi centrali del testo: i dossier dell’intelligence utilizzati per giustificare l’intervento bellico erano “severamente viziati”; il premier inglese, Tony Blair, non è responsabile per gli errori commessi dai servizi segreti e l’Iraq non era probabilmente in possesso di armi di distruzione di massa al momento dello scoppio del conflitto.

**********

 

Israele sempre più proteso verso un governo di unità nazionale. Mentre sono proseguite le operazioni militari dello Stato ebraico nei Territori, sul piano politico la dirigenza del Partito laburista di Shimon Peres ha infatti approvato ieri sera l’avvio di colloqui formali con il primo ministro Sharon. L’Autorità nazionale palestinese ha condannato, intanto, le critiche dichiarazioni su Arafat dell’inviato speciale dell’Onu in Medio Oriente, Roed-Larsen. Il servizio di Graziano Motta:

 

**********

Cominceranno domenica prossima i negoziati ufficiali per la formazione di un governo di unità nazionale al quale, aderendo all’invito di Sharon, il leader laburista Shimon Peres, si era dichiarato favorevole. La direzione politica del suo partito ha condiviso, ieri sera, la sua richiesta di affrettare il ritiro di soldati e coloni dalla Striscia di Gaza, mentre il piano di Sharon lo prevede entro la fine dell’anno prossimo. Peres ha chiesto di attuare subito l’evacuazione dei punti legali di sviluppo negli insediamenti dei coloni in Cisgiordania e di avviare un negoziato con l’autorità palestinese. Ma, ha sottolineato, anche la necessità di modificare la politica economica dell’attuale governo che, se ha fatto superare la recessione, tante ripercussioni negative ha avuto in campo sociale. E’ prevedibile che per i contrasti con gran parte degli esponenti del Likud, le trattative che Sharon vuole sollecite saranno difficili. Si è conclusa intanto con risultati deludenti la missione degli inviati della Casa Bianca per la riattivazione della road map per la pace, a causa dell’opposizione di Arafat di cedere il controllo dei servizi di sicurezza palestinesi riunificati.

 

Per Radio Vaticana, Graziano Motta.

**********

 

In Turchia, la Corte di Cassazione ha annullato oggi una condanna a 15 anni di prigione contro quattro ex deputati curdi, tra cui Leyla Zana, premio Sakharov per la pace. I quattro, attualmente liberi e in attesa di un nuovo processo, sono stati condannati nel ‘94 con l’accusa di essere legati al Partito dei lavoratori curdi, considerato fuorilegge dal governo di Ankara. La revisione del processo è stata sollecitata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo e la decisione dei giudici viene considerata un ulteriore passo della Turchia verso l’Unione europea.

 

Riprenderà oggi pomeriggio il processo al magnate del petrolio russo, Mikhail Khodorkovsky, in carcere dallo scorso ottobre. Lo ha deciso ieri un tribunale di Mosca, rigettando l’istanza dei legali dell’azionista di riferimento della Yukos, che ne chiedevano la libertà provvisoria per motivi di salute. Secondo il Cremlino, l’azienda petrolifera avrebbe un elevato debito con lo Stato per imposte non pagate.

 

Prosegue oggi a Mosca la riunione congiunta tra autorità russe, georgiane e della regione separatista georgiana dell’Ossezia del Sud. Critica la situazione: Tbilisi accusa il Cremlino di appoggiare apertamente i separatisti, mentre - secondo Mosca - la Georgia cerca il confronto armato, violando il trattato di pace che ha messo fine al sanguinoso conflitto nella regione nel 1992.

 

Sempre più infiammato, in Italia, il dibattito politico tra maggioranza e opposizione. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è intervenuto, stamani, al Senato sulla situazione nel governo dopo le dimissioni del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Nel pomeriggio, alle 15.30, il premier parlerà anche nell’Aula di Montecitorio. Ieri, intanto, il Parlamento ha dato il via libera definitivo alla legge sul conflitto d’interessi. Il servizio è di Dorotea Gambardella.

 

**********

Silvio Berlusconi ha espresso, innanzitutto, soddisfazione per la decisione dell’Ecofin di non inviare un early warning all’Italia. “Si è trattato del riconoscimento che i conti pubblici sono sotto controllo”, ha sottolineato. Quindi, ha ringraziato l’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, per aver saputo operare “in un contesto difficile, segnato dalla pesante eredità del passato”. Dinanzi all’Assemblea di Palazzo Madama, il premier italiano ha anche detto sì ad una nuova legge proporzionale che però non metta in crisi il bipolarismo. A tal proposito ha precisato che “i partiti della Casa delle Libertà governeranno insieme fino alla fine della legislatura”. Sul fronte economico, il presidente del Consiglio ha assicurato che nel prossimo trimestre la riforma fiscale sarà al primo punto dell’agenda di governo, annunciando la riduzione delle aliquote e sottolineando la necessità di “un ampio confronto con le parti sociali”. Infine, ha osservato che per realizzare il progetto di politica economica dell’esecutivo, occorre una rinnovata coesione nella maggioranza. Insoddisfazione per le parole di Berlusconi è stata espressa da Margherita, Rifondazione comunista, e Udeur che lamentano la mancanza di spiegazioni sui motivi della crisi all’interno della maggioranza. Ieri, intanto, con 268 sì, 221 no e 2 astenuti, la Camera ha approvato in via definitiva il ddl sul conflitto di interessi, che porta il nome dell’allora ministro della Funzione Pubblica, oggi titolare degli Esteri, Franco Frattini. Il provvedimento affida all’Autorità Antitrust il compito di vigilare sull’operato dei ministri affinché non favoriscano le loro aziende. Secondo la norma, il premier potrà continuare ad esercitare la sua carica politica e ad essere, al contempo, il proprietario di Mediaset e delle altre aziende, purché non le gestisca in prima persona. In base alla legge, infatti, chi ha responsabilità di governo non sarà obbligato a vendere, ma dovrà ritirarsi dalla gestione degli affari, rinunciando ad ogni carica operativa. Duri i commenti dell’opposizione, che parla di una legge poco seria che tutela gli interessi del presidente del Consiglio.

**********

 

E’ falsa l’aggressione antisemita, recentemente denunciata da una donna in Francia. E’ quanto è emerso dalle indagini degli inquirenti che hanno disposto lo stato di fermo, a Parigi, per la giovane madre che ha recentemente dichiarato di essere stata aggredita in treno da sei maghrebini perché ritenuta ebrea. Durante nuovi interrogatori, sono emersi ulteriori contraddizioni nel racconto della ragazza che negli ultimi sei anni ha sporto denuncia per altri episodi di violenza mai confermati. La vicenda aveva sollevato forte indignazione nel Paese e provocato l’intervento del presidente, Jacques Chirac, che aveva chiesto una punizione severa per i colpevoli.

 

Sempre in Francia, il presidente Chirac ha annunciato un referendum, l’anno prossimo, sulla Costituzione europea, approvata a giugno a Bruxelles, e che sarà firmata a Roma il prossimo 29 ottobre. L’annuncio è stato dato dal Capo dell’Eliseo, durante la tradizionale intervista televisiva del 14 luglio, commemorazione della Presa della Bastiglia.

 

E’ di 21 morti e 18 feriti il drammatico bilancio, ancora provvisorio, di un incidente stradale avvenuto oggi in Iran tra un autobus ed un camion. Lo riferisce l’agenzia Irna aggiungendo che lo scontro è avvenuto nella provincia meridionale di Fars. Secondo le prime ricostruzioni, la causa dell’incidente è stata un colpo di sonno del conducente dell’autobus.

 

In Perù i sindacati di sinistra con l’appoggio delle principali forze di opposizione hanno indetto uno sciopero generale per la giornata di oggi. Nel Paese la tensione è grande ed il governo è chiamato ad intervenire non solo sul fronte politico e sociale, ma anche su quello economico per le difficoltà che attraversa la principale compagnia aerea nazionale ‘AeroContinente’, che ha dovuto sospendere i suoi voli non disponendo di adeguate coperture assicurative.

 

 

=======ooo=======