Da Comece e Kek apprezzamento per Pilastro europeo dei diritti sociali

Un passo decisivo verso un’economia sociale di mercato europea. Così la Comece, Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione Europea e la Kek, Conferenza delle Chiese Europee, commentano in una nota congiunta la proclamazione, da parte dei leader Ue, di una dichiarazione di intenti denominata Pilastro europeo dei diritti sociali. Il testo è stato firmato ieri dal presidente della Commissione Europea Juncker, dal presidente del Parlamento Europeo Tajani e dal presidente di turno del Consilio europeo, Ratas durante il vertice sociale per un’occupazione e una crescita eque a Goteborg in Svezia.

Il cosiddetto pilastro era stato annunciato la prima volta da Juncker nel discorso sullo stato dell’Unione del 2015 e presentato dalla Commissione nell’aprile 2017. I firmatari hanno parlato di un momento storico per la storia dell’Europa, dal momento che “l’Unione - ha detto Juncker - è sempre stata fondamentalmente un progetto sociale.

Comece e Kek esprimono apprezzamento per il consenso di alto livello raggiunto e incoraggiano nel contempo “l’Ue ed i suoi stati membri a tradurre il documento in azioni concrete, coinvolgendo tutti i partner – comprese le organizzazioni ecclesiali e religiose – al fine di creare un mercato interno più radicato ed equo, per un’Europa più sociale e per il beneficio di tutti nell’Ue”. Solo uno “sforzo congiunto”, “concreto e tangibile”, “guidato dai principi di giustizia e solidarietà” – spiegano i due organismi delle Chiese -  potrà far fronte alla “persistente disuguaglianza economica e sociale” e ai “cambiamenti trasformativi del mondo del lavoro”. Nel comunicato infine si esortano i paesi Ue a dotare quest’iniziativa del “necessario sostegno finanziario” per “renderla un reale strumento politico”.

La Comece e la Kek, ad una sola voce, invitano quindi tutte le parti interessate a impegnarsi in un dialogo con le Chiese e le organizzazioni religiose, la cui esperienza quotidiana di lavoro sociale potrà contribuire al successo dell'iniziativa e ripristinare la fiducia dei cittadini nel progetto europeo. I 20 principi chiave su cui si basa il pilastro articolati in tre categorie: pari opportunità e accesso al mercato del lavoro, condizioni di lavoro eque e protezione e inclusione sociali.  (A cura di Paolo Ondarza)