2017-11-17 11:35:00

Pechino preme sul “doppio stop” per risolvere la crisi nordcoreana


di Cecilia Seppia

Dopo il viaggio del Presidente americano Donald Trump nella Corea del Sud per cercare soluzioni alla crisi nucleare, il mondo della diplomazia sembra aver trovato una rinnovata spinta, soprattutto Pechino che ha inviato a Pyongyang, l’emissario speciale del Presidente Xi Jinping, Song Tao, capo del dipartimento Internazionale del Partito comunista cinese, con lo scopo ufficiale di presentare i risultati del 19.mo Congresso del Pcc di ottobre.  Ma i motivi potrebbero anche essere altri. 

Le relazioni bilaterali infatti per quanto segnate da un lungo legame storico, sono sotto pressione dopo che la Cina ha approvato una serie di sanzioni, in linea con le risoluzioni Onu, in risposta ai test nucleari e balistici di Kim Jong Un. Ma Pechino, incoraggiato da Trump, preme anche per riportare a livelli accettabili il dialogo Pyongyang,  per questo rilancia la politica del “Doppio Stop” che comporta un congelamento reciproco da parte degli Stati Uniti e della Corea del Nord di azioni militari ed esercitazioni di qualunque tipo. In questo dossier nordcoreano compare anche la Russia, che il 27 novembre prossimo invierà una delegazione della Duma. “Si intravede uno spiraglio minimo di fiducia nella ripresa delle relazioni diplomatiche” afferma Francesco Sisci, inviato da Pechino per il Sole24Ore ed esperto dell’area.

Ascolta e scarica il podcast con l'intervista a Francesco Sisci








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