2017-11-17 17:30:00

Il "Trattato sui terremoti", quando Cina ed Europa iniziarono a conoscersi


di Emanuela Campanile

"Un testo assolutamente originale che si inserisce nel quadro di uno scambio culturale e scientifico più ampio: quello tra Europa e Cina". La sinologa Silvia Toro, inizia così a raccontarci il significato dell'antico "Trattato sui terremoti" (Edizioni Dehoniane), testo per la prima volta tradotto in italiano dal cinese classico e da lei curato.

"Antico", perchè scritto a Pechino nel 1629 sotto forma di dialogo tra un letterato cinese che interroga un uomo di fede e di scienza, il padre gesuita Nicola Longobardo, successore di Matteo Ricci nelle missioni in oriente, sugli eventi sismici.

Trattato secentesco ma dai risvolti attuali: "il libro venne realizzato in un contesto storico di grandi cambiamenti, alla fine della dinastia Ming e in un periodo in cui si verificarono violenti terremoti", spiega ancora Toro che aggiunge: "l'attualità di questo testo, risiede nella sua struttura scientifica, ma anche nell'invito a porre l'attenzione alla responsabilità e all'etica umana e personale perchè - conclude la sinologa - se dopo un sisma ci sono molti morti, dipende anche dall'uomo".

Ascolta l'intervista integrale alla sinologa Silvia Toro:








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