2017-11-16 07:25:00

Golpe in Zimbabwe. I militari: "Vogliamo nuovo corso per il paese"


di Paola Simonetti

Colpo di stato non dichiarato ad Harare, nello Zimbabwe, da parte dei militari che hanno arrestato l’ultranovantenne Presidente, Mugabe, e alcuni membri del governo. Rifugiata all’estero, invece, la moglie del capo dello Stato, Grace, potenziale erede del consorte. L’esercito dichiara di voler tentare una svolta dopo 37 anni di mancata transizione democratica.   

"Correzione senza spargimento di sangue del corso della storia dello Zimbabwe". Questi gli obiettivi dichiarati dall’Esercito che nella capitale, Harare, ha preso il potere e messo agli arresti nella sua residenza, il Presidente, Mugabe, 93enne, sulla poltrona presidenziale da ben 37 anni, e che rifiuta una transizione democratica. Le forze armate, che smentiscono si tratti di un golpe, hanno sostenuto di voler "prendere di mira solo i criminali" annidati "attorno" a quello che è al momento il più anziano capo di Stato del mondo. Fuggita in Namibia invece la moglie di Mugabe, Graze, potenziale erede del Presidente. Un’azione quella dei militari, che potrebbe rappresentare una svolta, secondo Riccardo Barlaam, giornalista esperto di Africa per il Sole 24ore:

"I militari, paradossalmente, spesso rappresentano, in Africa, l'estremo momento di un cambiamento. Non mi sembra che ci sia un afflato popolare per Mugabe. La popolazione è esasperata: non c'è lavoro, tre quarti della popolazione vivo come meno di 2 dollari al giorno. Le prospettive per i cittadini, i giovani sono inesistenti"

Ma gli incerti scenari che si profilano in Zimbabwe preoccupano l’Onu che lancia un appello alla "calma, alla non violenza e alla moderazione".








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