2017-10-29 13:21:00

Unionisti in piazza in Catalogna. Puigdemont destituito


A Barcellona è una domenica segnata dal grande corteo degli unionisti che, in 300mila, hanno sfilato nelle strade del centro con le bandiere spagnole e catalane per ribadire l’unità nazionale della Spagna. La manifestazione arriva  dopo la dichiarazione di indipendenza fatta venerdì dal presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, e la successiva destituzione dello stesso leader catalano da parte del governo di Madrid. Ieri l’esecutivo spagnolo ha inoltre sciolto il parlamento della autonomia catalana,  convocato elezioni per il rinnovo di questa assemblea per il 21 dicembre e licenziato oltre 150 alti funzionari catalani. Il premier Mariano Rajoy ha assunto competenze e poteri di Puigdemont, e li ha delegati alla vicepremier Soraya Saenz de Santamaria.

Puigdemont e il suo governo rifiutano la destituzione e si dicono decisi a portare avanti la costruzione della Repubblica catalana proclamata venerdì.  Puigdemont, dalla sede del governo a Girona, ha invitato in Tv la nazione "all'opposizione democratica, civile e pacifica" alla "aggressione premeditata alla volontà espressa dai catalani" da parte di Madrid. Il procuratore capo della Spagna Juan Manuel Maza potrebbe chiedere al tribunale supremo l'incriminazione e l'arresto di Puigdemont per "ribellione", mentre circola l’ipotesi che il presidente destituito possa  chiedere asilo al Belgio. "Non è stata presentata ancora nessuna domanda, ma le cose evolvono rapidamente. Vedremo", ha detto il segretario di Stato belga all'Asilo e alla Migrazione, Theo Francken.

Per il momento i partiti catalani non hanno ancora preso posizione sulle elezioni anticipate, decidendo se partecipare o boicottarle. Intanto però non ha comportato tensioni il primo cruciale commissariamento, quello dei Mossos, la polizia locale catalana. 








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