2017-10-28 13:08:00

Card Bagnasco: dall'Ue meno autocentrismo e più attenzione ai cittadini


di Cecilia Seppia e Gabriella Ceraso

"Meno autocentrismo e autoreferenzialità e più attenzione ai cittadini, lo chiedono i vescovi all'Europa ed è quanto sta emergendo anche dal nostro dibattito". Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle conferenze dei vescovi d'Europa, a margine dei lavori della Conferenza internazionale “Ripensare l’Europa” in corso in Vaticano e organizzata dalla COMECE -Commissione delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea.

Il porporato si è soffermato sull'impegno che dovrebbe caratterizzare la politica europea e sulla fiducia che la Chiesa manifesta nei confronti del vecchio continente per il grande patrimonio che ha da offrire:

"Far sentire ai cittadini europei che l’Europa è madre, è casa di popoli e di nazioni e non soltanto un’unione di Stati, parlo dell’Unione europea. Per quanto riguarda il continente intero, i vescovi credono fortemente nel continente europeo ma anche nell’Unione europea e ritengono che il continente continui ad avere una missione verso tutta l’umanità. Questo non vuol dire eurocentrismo, ampiamente superato, ma vuol dire riconoscere i valori patrimonio che ogni regione del mondo ha da offrire a tutti".

Citando l'apporto che i cristiani possono dare al nuovo corso europeo che la Conferenza sta tracciando, il porporato ha posto l'accento sul Vangelo:

"Rappresentare una diversità positiva da offrire, non per essere diversi necessariamente, ma per offrire alla costruzione dell’Europa e dei popoli europei, quindi ricordando che l’origine del continente e quindi anche dell’unione è quella del Vangelo. La paura del diverso, dello straniero, qualunque tipo di paura certamente fa nascere i populismi che disgregano".

Ascolta l'intervista integrale di Cecilia Seppia al cardinale Angelo Bagnasco:

Sul ruolo della politica nell'Unione europea, si è soffermato a margine dei lavori della Conferenza in Vaticano anche l'onorevole Enrico Letta attualmente impegnato in Francia in incarichi della Pubblica amministrazione: più spazio democratico oltre a quello politico nel vecchio continente e più attenzione all'imput dato dal Papa all'Unione perchè proceda ad un profondo ripensamento. Nelle parole di Letta anche un riferimento alle motivazioni che oggi occorre dare ai giovani per mantenere vivo il sogno di un Europa unita e integrata:

"Per motivare i giovani soprattutto, oggi dobbiamo parlare di altri temi, di altri argomenti, che sono sì la pace, ma fuori dai confini europei; che sono i temi dell’ambiente: la protezione del nostro ambiente; che sono i valori – i grandi valori – attorno a cui costruiamo l’Europa; e soprattutto l’idea che l’Europa, nel mondo, non è più il centro, ma è una parte del mondo. E quindi dobbiamo unificarla, anche per far sì che i nostri valori siano più forti in un mondo che è molto più grande di prima".

Ascolta e scarica l'intervista di Cecilia Seppia a Enrico Letta:








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