di Alessandro Gisotti
“Le associazioni, i governi e la Chiesa si stanno chiedendo che cosa si può fare per evitare che i bambini diventino le vittime di uno dei più grandi e illeciti traffici della storia”. Così il teologo francescano Paolo Benanti traccia così la cifra della Conferenza Child Dignity, in corso alla Pontificia Università Gregoriana, organizzato dal Centro per la protezione dei minori presieduto dal padre gesuita Hans Zollner. Questa situazione, sottolinea ai nostri microfoni padre Benanti, “non la può risolvere nessuno da solo, nessun governo, neppure la Chiesa da sola può arrivare a dei risultati”. Ecco perché, prosegue, “è richiesta una cooperazione delle parti”. “Questa – ribadisce Benanti – è la sfida etica. Serve una governance etica di questi processi. Rendersi conto che in mezzo ci sono delle infrastrutture tecnologiche che rendono possibile questi fenomeni. Governarle verso il bene è il compito che spetta da adesso in poi a tutta la società”.
Padre Paolo Benanti che, alla Conferenza, ha svolto una relazione sulla dimensione etica della protezione dei minori nei media digitali, si sofferma sulla “dimensione educativa”. Secondo il docente di teologia morale della Gregoriana, ci sono “due direttrici su cui lavorare: quella della mitigazione e quella dell’adattamento”. Mitigare, osserva, “significa limitare gli effetti provocati da queste persone con comportamenti criminali in Internet. Significa anche offrire una formazione, la migliore possibile ai ragazzi che si affacciano al mondo digitale”. Adattare, prosegue, “significa invece modificare le infrastrutture in modo che queste siano compatibili con un’esistenza sicura delle giovani generazioni”. “Significa - se vogliamo utilizzare il paragone delle strade – fare delle strisce pedonali, mettere dei semafori, dei sensi unici e anche mettere dei divieti di accesso, cioè rendere sicura la circolazione dei dati sulle grandi autostrade di Internet”.
Tanti gli esperti internazionali, sacerdoti, laici che partecipano all’evento. Tra gli altri, è intervenuto il card. Luis Antonio Tagle, presidente di Caritas Internationalis. Tra i partecipanti anche don Marco Sanavio, direttore dell’ufficio comunicazioni della diocesi di Padova. “Abbiamo compreso in questi giorni – afferma il sacerdote esperto di comunicazione digitale – come sia necessaria l’alleanza tra i diversi soggetti, compresa la Chiesa che ha preso coscienza di questa dimensione”. In questa Conferenza, ha aggiunto, “stiamo lavorando affinché ciascuno di noi si faccia carico di una responsabilità verso i minori. E’ una strada da intraprendere quella di un’alleanza complessiva perché solo uniti possiamo riuscire a promuovere una vera tutela dei minori”.
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