2017-09-23 14:31:00

Domani, Messa del Papa per la festa della Gendarmeria vaticana


di Luca Collodi

Questa domenica il Papa presiede nella Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani la Santa Messa per il Corpo della Gendarmeria in occasione della sua festa. La Gendarmeria l’anno scorso ha compiuto 200 anni: è stato Papa Pio VII a costituirlo nel 1816 con il nome di "Corpo dei Carabinieri Pontifici". Il Corpo della Gendarmeria è impiegato per la protezione e la difesa del Papa in tutti i suoi spostamenti, comprese le visite pastorali in Italia e nei viaggi internazionali ed intercontinentali. Svolge compiti istituzionali di polizia, compresi quelli di frontiera, nonché di polizia giudiziaria e tributaria, in ordine alla sicurezza dei luoghi e delle persone, al mantenimento dell’ordine pubblico ed alla prevenzione e repressione dei reati. Opera in collegamento con gli Organi Giudiziari e con le competenti Autorità della Santa Sede. Sul territorio italiano è prevista una collaborazione interforze fra Gendarmeria vaticana e Ispettorato di PS “Vaticano”, mentre, fuori dal confine italiano, la Gendarmeria agisce in accordo con le Autorità di polizia del Paese ospitante. Il Corpo è affidato alla protezione di San Michele Arcangelo. Ma cosa vuol dire per un gendarme appartenere ad una storia di 200 anni? Lo abbiamo chiesto al comandante Domenico Giani:

R. – Per noi gendarmi vuol dire partire da lontano. Quello che radica tutta questa storia è nella parola “servizio”, “donazione”, per la Santa Chiesa, per il Papa.

D. – In Colombia, il motto del Papa è stato “Fare il primo passo”. La Gendarmeria vaticana, di passi ne fa tanti …

R. – Ho ripreso questo motto del Papa anche nel discorso per la festa di quest’anno. Per noi, fare il primo passo che cosa vuol dire? Vuol dire compiere con serenità e dedizione il proprio dovere, senza lasciarsi condizionare da fattori esterni. Cioè, nel nostro essere polizia di prossimità, essere un corpo che si occupa di sicurezza, quindi di sicurezza e di rapporti con altre forze di polizia – italiana e di altri Paesi – fare il primo passo vuol dire anche testimoniare l’essere alla sequela del Signore, quindi farlo con quella dedizione che deve essere di testimonianza.








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