2017-09-21 09:20:00

Terremoto in Messico: corsa contro il tempo per i sopravvissuti


Si aggrava di ora in ora il bilancio del terremoto in Messico. Si contano infatti 245 vittime. Il sindaco di Città del Messico, Miguel Angel Mancera, afferma che un totale di 115 persone sono morte nella capitale dopo il terremoto di magnitudo 7.1 che ha scosso la città e gli Stati vicini. Questo porta il numero di morti a livello nazionale a 245, basandosi sul precedente bilancio del governo federale.

La Chiesa locale ha promosso per sabato e domenica una colletta nazionale, e i vescovi "ribadiscono l'importante ruolo di sostegno spirituale e psicologico nei confronti delle persone colpire dal sisma".

Ed è corsa contro il tempo per salvare le persone rimaste intrappolate sotto le macerie degli edifici crollati. Il sisma ha fatto crollare un'intera scuola elementare, la Enrique Rebsamen, travolgendo bambini, maestri e personale che lavorava nell'edificio. Almeno 21 bambini e cinque adulti sono stati estratti senza vita, ma altri sono ancora dispersi.

Le squadre di soccorso (civili, militari, ma anche volontari) lavorano senza sosta attorno alla scuola, nel silenzio assoluto, cercando di percepire ogni minimo segno di vita. Ieri è stata tratta in salvo una bambina di 7 anni che era stata localizzata ancora viva sotto le macerie della stessa scuola elementare, ma potrebbero essersi altri due bambini vivi.

Mons. José Francisco González González, vescovo di Campeche, nel Sud del Messico, intervistato da Antonella Palermo. ha raccontato come la Chiesa sta reagendo. "La Chiesa si sta organizzando tramite Caritas e ha fatto una colletta economica per i viveri, l’acqua, le medicine, le coperte", dice. "Viviamo in una società con un’economia abbastanza debole, con una crescita quasi nulla. La gente è molto brava, si è organizzata all’improvviso per cercare i morti o i sopravvissuti. Pregate, pregate ancora perché il Messico vuole ancora camminare e stare in piedi".

Ma come sta reagendo la città? Per Alberico Peryron, presidente della Camera di Commercio Italiana in Messico, c'è "una risposta abbastanza organizzata da parte delle istituzioni ma soprattutto della società. Quello che è straordinario è che la popolazione civile, la società in generale, stia muovendosi in modo fortissimo e ci sono decine di migliaia di persone che tutti i giorni fanno lavoro volontario sia portando generi di prima necessità e distribuendoli, sia lavorando per rimuovere le macerie o cercare i sopravvissuti. E’ commovente vedere questo enorme sforzo collettivo". 

Ascolta e scarica il podcast dell'intervista ad Alberico Peyron:

Per un aggiornamento su ciò che la Chiesa messicana sta facendo per far fronte all'emergenza del post terremoto, ascolta l'intervista di Antonella Palermo a mons. Alfonso Gerardo Miranda, segretario generale della Conferenza episcopale del Messico, contattato telefonicamente a Città del Messico:

 








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