di Francesca Sabatinelli
Notte di tensione a Barcellona, dopo gli arresti di 14 funzionari catalani e il sequestro, da parte della Guardia Civil, di 10 milioni di schede elettorali del referendum sull'indipendenza, proclamato per il 1° ottobre e sospeso dalla Corte costituzionale spagnola. Migliaia di persone sono scese in piazza per protestare e a sostegno della consultazione. "Il referendum non si farà”, afferma il premier Rajoy. “Il governo di Madrid ha oltrepassato la linea rossa” , la risposta del presidente del parlamento catalano Puigdemon. L'analisi di Stefano Silvestri dell’Istituto Affari internazionali:
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