2017-09-05 13:34:00

Card. Baldisseri: al Sinodo 2018 presenti anche i giovani


di Debora Donnini

La Chiesa si prepara al Sinodo sul tema I giovani, la fede e il discernimento vocazionale, previsto per ottobre 2018. Dall’11 al 15 settembre prossimi, la Segreteria Generale del Sinodo ha organizzato un Seminario internazionale sulla condizione dei giovani, presso l’Auditorium della Curia Generalizia dei Gesuiti. E’ stato anche creato, tempo fa, un sito web con un questionario rivolto direttamente ai ragazzi dai 16 ai 29 anni: youth.synod2018.va. Il cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, nella nostra intervista si sofferma su alcuni particolari, dai giovani che saranno presenti come uditori ai modi di preparazione:

R. – Abbiamo pensato di organizzare questo Seminario per approfondire da un punto di vista scientifico la realtà giovanile. Il sito effettivamente noi lo abbiamo lanciato già da tempo e abbiamo avuto una reazione immediata veramente grande, con 130 mila interventi e naturalmente altri vanno poi aggiungendosi. In questo sito noi abbiamo collocato, oltre alla documentazione, un nuovo questionario più adatto ai giovani. Il questionario che è parte integrante del Documento Preparatorio è stato invece inviato perché gli operatori del settore possano dialogare e poi rispondere dopo un attento esame ma qui volevamo coinvolgere i giovani, direttamente. Ecco perché il sito è nato.

D. – Il Seminario che sta per iniziare affronta il rapporto dei giovani con l’identità, l’alterità, la progettualità, la tecnologia e la trascendenza e vedrà la partecipazione di esperti e giovani provenienti da varie parti del mondo. Questo concretamente servirà per la preparazione del Sinodo?

R. – Certamente. Vorrei dire che questo Seminario tratterà questi temi di fondo per essere un aiuto per noi, qui al Sinodo dei vescovi, al momento della stesura dell’Instrumentum laboris. Noi raccogliamo elementi da varie parti. Prima di tutto, quello che proviene dalle Conferenze episcopali, dalle Chiese Orientali, attraverso quel questionario di cui ho fatto menzione prima. Quindi, utilizzeremo il sito, le risposte che i giovani direttamente hanno dato alle domande. Avremo anche in programma iniziative più concrete attraverso le associazioni, i movimenti, le parrocchie...

D. – In un tweet, ad agosto, il Papa ha esortato i giovani a partecipare al Sinodo del 2018: c’era proprio l’hashtag #2018. Qual è la partecipazione prevista? In quali forme, oltre al questionario?

R. – Secondo gli Statuti, il Sinodo è frequentato dai Padri sinodali. Ma noi abbiamo una figura molto importante: quella dell’uditore. L’uditore è colui che partecipa, che ha diritto di ascoltare e partecipare alle Sessioni, e anche di intervenire, non solo in Aula, ma soprattutto nei Circoli minori, cioè nei gruppi di studio. Loro saranno all’interno e potranno dare il loro contributo diretto. Cercheremo di ampliare quanto più possibile la presenza dei giovani.

D. – Quindi la presenza di giovani come uditori…

R. – Sì, come uditori. E poi è chiaro che ci sono anche non solo i cattolici, ma anche i rappresentanti delle altre Confessioni cristiane, rappresentanti fraterni.

D. – Qual è, secondo lei, il problema maggiore oggi dei giovani, inerente proprio al tema della fede e del discernimento vocazionale?

R. – Quello che il Papa ci dice e quello che anche il Sinodo indica: bisogna camminare insieme, ora, con i giovani. Noi, come Chiesa, dobbiamo essere accompagnatori: specializzati, capaci, preparati ma stare affianco ai giovani. Credo che i giovani sono pronti ad ascoltarci.

Ascolta e scarica l'intervista al cardinale Lorenzo Baldisseri: 








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