di Francesca Sabatinelli
L'estate 2017 in Italia si ricorderà molto per il forte allarme siccità che ha attraversato la penisola da nord a sud, con laghi a rischio, roghi devastanti e ingenti danni all'agricoltura. A questo si è aggiunta la possibilità che a Roma, città degli acquedotti, possa venire razionata l'acqua. Una crisi idrica che ha messo in allarme i cittadini, impreparati ad una emergenza tale e quindi precipitati nello sconforto di trovarsi con l'acqua ridotta nelle ore notturne.
Eppure nel mondo sono quasi 900 milioni le persone che da anni non hanno accesso a fonti di acqua potabile e 3,5 milioni di decessi all'anno sono imputabili a malattie legate all'acqua. In molti Paesi sono presenti organizzazioni che cercano con il loro lavoro di sostenere le popolazioni messe in ginocchio dalla mancanza di acqua, per le carestie o per le guerre. World Vision è un’organizzazione umanitaria indipendente di ispirazione cristiana, da oltre 60 anni impegnata nella lotta alle cause della povertà e dell’esclusione sociale, e nella seconda metà degli anni '80 ha lanciato il Programma Wash durante le gravi siccità che hanno colpito l'Africa sub-sahariana, programma poi esteso ad America Latina e Asia. "Portiamo acqua in 36 Paesi - spiega il direttore Emanuele Bombardi - e il nostro intervento è soprattutto concentrato in Africa".
Ascolta e scarica il podcast dell'intervista integrale a Emanuele Bombardi
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