di Alessandro Guarasci
Il presidente degli Usa, Donald Trump, costringe Mosca a chiudere il consolato di San Francisco e impone un ridimensionamento delle strutture diplomatiche russe a Washington e New York. E’ una risposta alla decisione della Russia di ridurre il numero degli impiegati delle sedi diplomatiche Usa. Mosca ha comunicato che reagirà.
Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha aggiunto che Mosca non
vuole litigare con Washington, con cui resta disponibile a cooperare. "Il presidente
- ha ricordato - ha detto molte volte che non vogliamo litigare con quel Paese. Abbiamo
sempre mantenuto un atteggiamento amichevole verso il popolo americano e adesso siamo
aperti ad una cooperazione significativa nelle aree di nostro interesse".
Per Luigi Bonanate, docente di relazioni internazionali all’Università di
Torino, "siamo di fronte all’ennesima manifestazione di questi ultimissimi
anni, di svuotamento del significato della politica e di brutalizzazione
dei rapporti umani politici. Il mondo ha ben altri problemi…Non dobbiamo
dimenticare che da dopo il 1989, che è la data storica che ha cambiato il mondo, gli
Stati Uniti hanno smesso di essere uno dei due controllori del mondo e sono diventati
un Paese come gli altri".
Ascolta e scarica il podcast dell'intervista al professor Bonanate
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