2017-08-23 15:01:00

Vescovi Cile su depenalizzazione aborto: ci perde l'intera società


di Isabella Piro

“A prescindere dalla fede che professa una parte importante della società cilena, la risoluzione che dichiara conforme con la Costituzione la legge sull’aborto offende la coscienza e il bene comune dei cittadini”: così il Comitato permanente della Conferenza episcopale cilena commenta la sentenza della Corte Costituzionale che il 21 agosto ha dato il suo via libera alla parziale depenalizzazione dell’aborto, già approvata dal Parlamento all’inizio del mese.

Il massimo Tribunale del Paese, infatti, ha ora rifiutato il ricorso presentato dalle opposizioni di destra con sei voti contro quattro. La legge che è entrata in vigore depenalizza l’aborto in parte, rendendolo praticabile solo in tre circostanze: in caso di rischio per la vita della donna, in caso di difetti congeniti nel feto che portano alla morte e in caso di stupro.

“Risulta incomprensibile la ragione che ha portato a tale decisione – scrivono i vescovi in una nota – L’intera società ci perde, con la legalizzazione dell’aborto in Cile, anche se solo a certe condizioni”, perché “ci troviamo di fronte ad una nuova situazione nella quale alcuni nascituri non vedranno più tutelato dallo Stato il loro diritto basilare e fondamentale alla vita”.

“L’aborto non è la soluzione per le situazioni dolorose e difficili”, ribadiscono i presuli che ringraziano, poi, tutti coloro che lavorano “in difesa della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale”. Per questo, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, la Chiesa cilena intende “raddoppiare gli sforzi per accompagnare le donne incinte che vivono situazioni difficili affinché decidano di portare avanti la gravidanza”, perché “la Chiesa è sempre al servizio di tutti, specialmente dei più deboli”.

La dichiarazione episcopale si conclude con una citazione di Alberto Hurtado, il Santo gesuita cileno la cui memoria liturgica si celebra il 18 agosto: “La felicità ha una sola regola: darsi, donare se stessi”.








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