2017-08-22 14:43:00

L'Europa ricorda le vittime dei regimi totalitari. Celebrazioni a Tallin


Domani, 23 agosto, si celebra la Giornata europea della memoria delle vittime dei regimi totalitari. La ricorrenza è stata istituita nel 2009 con apposita risoluzione del Parlamento Europeo e ricorda il patto Molotov-Ribbentrop, firmato il 23 agosto 1939 dalla Germania nazista con l’Unione Sovietica, il quale segno la momentanea alleanza delle due dittature che hanno funestato la storia del XX secolo, portando alla deportazione e all’assassinio di decine di milioni di persone.

Quest’anno sarà Tallin, capitale dell’Estonia, ad ospitare le celebrazioni ufficiali della ricorrenza. Mercoledì nella città baltica si riuniranno  i ministri europei della giustizia, rappresentanti di associazioni di vittime del totalitarismo e  rappresentanti di istituzioni e organizzazioni statali e private che studiano i crimini dei regimi totalitari e ne ricordano le vittime. Secondo quanto reso noto da un comunicato diffuso dal Ministero della Giustizia estone (l’Estonia è presidente di turno del Consiglio dei ministri Ue) e ripreso dall’agenzia Sir, ad aprire la giornata sarà una riunione dei ministri della Giustizia dei Paesi Ue per discutere, tra l’altro, della “creazione di un organismo transnazionale per indagare sui reati dei regimi comunisti e sui reati di persone sopravvissute colpevoli di reati non soggetti a prescrizione”, in continuità con quanto già discusso proprio a Tallin nella giornata europea del 2015. L’iniziativa nasce dalla Piattaforma europea per la memoria e la consapevolezza (Pemc), fondata nel 2011 per volontà del Parlamento europeo.

 Ci sarà poi a mezzogiorno una cerimonia con deposizione di una corona commemorativa alla Colonna della vittoria della guerra d’Indipendenza, in piazza della Libertà a Tallin, a cui seguirà l’intervento del ministro della giustizia estone, Urmas Reinsalu, e di ministri dell’Ue. Vi sarà anche un momento di preghiera guidato da Urmas Viilma, arcivescovo della Chiesa evangelica luterana estone. Nel pomeriggio, una conferenza su “l’eredità dei crimini dei regimi comunisti nell’Europa del XXI secolo” vedrà intervenire Tunne Kelam, membro del Parlamento europeo e docenti e studiosi di diverse provenienze. Infine l’inaugurazione della mostra “l’era del comunismo” presso il Museo marino estone di Tallin.

Lo sforzo dell’Unione Europea è quello di costruire una memoria comune e condivisa fra tutti i Paesi membri. Un percorso auspicabile ma faticoso secondo lo storico e giornalista Ernesto Galli della Loggia che, intervistato dalla Radio Vaticana, ha ricordato “le esperienze diverse e confliggenti” che hanno segnato “la storia drammatica e divisiva dell’Europa”. A tal proposito Galli della Loggia ha portato l’esempio delle legislazioni dei Paesi occidentali che bandiscono i vessilli nazisti e fascisti che confliggono con quelle di diversi Paesi dell’Est dove invece sono stati vietati i simboli della dittatura comunista. Galli della Loggia ha poi segnalato con rammarico la “grade discrepanza” che esiste tra la l’enfasi che le istituzioni pongono sulle Giornate della memoria e le iniziative per la rimembranza e l’effettiva promozione della conoscenza della storia nei programmi scolatici.

Ascolta e scarica il podcast dell'intervista integrale a Ernesto Galli della Loggia: 

 

 

 

 








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