2017-08-21 13:55:00

Martinez: l'intolleranza religiosa si radicalizza sempre di più


di Federico Piana

“Nel mondo fenomeni di intolleranza religiosa si stanno radicalizzando sempre di più. Le stesse religioni vengono strumentalizzate, spesso violate, nei loro principi fondamentali. E da parte delle società civili si registra una preoccupante acquiescenza”. Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo e del neonato Osservatorio sulle minoranze religiose nel mondo e sul rispetto della libertà religiosa istituito presso il Ministero degli esteri italiano, ha letto con estrema attenzione il nuovo rapporto del Dipartimento di Stato Usa con il quale si mette in evidenza come nel 2016 le violazioni siano aumentate  per intensità e diffusione.

Le religioni in molti casi si sono trasformate in motivo di conflitto

“A differenza degli altri anni – ammette Martinez – il quadro purtroppo non muta in positivo, anzi peggiora. Siamo in un tempo complesso. Per decifrarlo forse dovremmo riflettere sul fatto che paradossalmente le religioni, da sempre alleate dell’uomo e del suo destino di vita e di pace, oggi in molti casi si siano trasformate in motivo di conflitto o di persecuzione”. Poi lega la difesa della libertà religiosa allo sviluppo dei diritti umani: “Dovremmo chiederci se davvero i diritti dell’uomo e quindi la libertà umana sia garantita dalle legislazioni, dalla nostra democrazia”.

Garantire la più ampia applicazione dei trattati internazionali

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Fabrizio Petri, ministro plenipotenziario e presidente del Comitato interministeriale per i diritti umani. Secondo il quale una via d’uscita alla violenza e alla sopraffazione potrebbe essere “un approccio multilaterale. Bisogna garantire la più ampia applicazione dei trattati internazionali: vi sono importanti normative sui diritti dell’uomo firmate da quasi tutti gli stati del mondo. Occorre farli applicare”.

Un tipo di approccio, questo, che si propone di perseguire anche il nuovo osservatorio sulla libertà religiosa voluto fortemente dal ministro degli esteri italiano e guidato da Martinez: “La grande discontinuità – dice – noi la otterremo nel momento in cui riusciremo a socializzare queste emergenze. In questo senso, l’osservatorio proverà  a fare in modo che i nostri diplomatici nel mondo ricevano deli impulsi precisi, dopo un attento monitoraggio, affinché possano essere sostenuti in questa battaglia”. 








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