di Giancarlo La Vella
La Corea del Sud si inserisce con decisione nella crisi tra il Nord della penisola e gli Stati Uniti e rivendica un ruolo di primo piano su qualsiasi svolta venga adottata da Pyongyang e Washington. “Non ci sarà nessuna guerra nella penisola coreana – ha detto il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-In, dopo i recenti i sviluppi del programma missilistico nordcoreano. Il capo dello Stato ha detto inoltre: "Mi opporrò a un conflitto a tutti i costi e voglio che tutti i sudcoreani sappiano che non ci sarà nessuno scontro armato”.
Secondo l’esperto di Estremo Oriente, Francesco Sisci, corrispondente del Sole 24 Ore, l’esternazione sudcoreana è dovuta, per il fatto che, in caso di svolta bellica, Seul sarebbe la vittima potenziale dell’artiglieria di Pyongyang. Tuttavia non è chiaro – dice ancora – quale potrà essere il suo ruolo di fronte agli altri Paesi coinvolti nella crisi: in primis gli Stati Uniti, ma anche Cina e Giappone.
Ascolta e scarica il podcast dell’intervista integrale a Francesco Sisci:
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